Questo articolo è disponibile anche in: English
Per più di trent’anni ho lavorato in un’azienda dove non c’era il distributore del caffè.
Lo so: sembra incredibile, eppure è vero.
I miei colleghi però si erano organizzati con una moka e preparavano il caffè a metà mattina e nel pomeriggio.
Appena il caffè era pronto mi chiamavano.
Bello.
Io contribuivo alle spese e alle chiacchiere 🙂
Ma in realtà non avevo mai realmente constatato situazioni del tipo rappresentato dalla famosa sit-com Camera Cafè per intenderci.
E tu invece?
Immagino che chiunque possa raccontare aneddoti tra i più svariati, o sbaglio?
Credo che sia anche possibile raggruppare i personaggi in categorie, come ad esempio gli approfittatori … ovvero coloro che non hanno mai moneta o vogliamo chiamarli con un appellativo un po’ più in gergo?
Forse andrebbe creata una forma di caffè sospeso anche per i distributori.
A proposito di inventare … lo sai chi è l’autore del primo congegno per distribuire automaticamente?
Il suo distributore però era per acqua santa, e a ben pensarci … mi viene un sorrisone 😉 io ad esempio ne avrei molto bisogno …
Scherzi a parte, l’idea nacque dal fatto che Erone aveva notato uno spreco di acqua fuori dal tempio.
Grazie al suo meccanismo una moneta colpiva una leva che erogava una data quantità di acqua per ogni persona.
Che dire? Adoro le menti geniali.
Tu che tipo di distributore vorresti?
Dunque che dici, il caffè di questa settimana lo prendiamo al distributore?
In aeroporto avevamo il distributore del caffè in sala briefing dove stazionavano anche gli equipaggi in attesa di imbarcarsi. Naturalmente era un luogo di gossip ma anche c’era una utilissima bacheca per annunci di compravendita. Personalmente preferivo prendere il caffè del bar durante la mia pausa mensa. Buon weekend, Claudia! 🤗
Hai ragione Luisella: il bar è sicuramente meglio.
Bella l’idea della bacheca! Sicuramente è il posto giusto dove sperare che gli annunci vengano letti da più persone possibile.
Abbraccione e buon weekend anche a te!
Noi abbiamo dei distributori con un caffè pessimo e poi la classica macchinetta con le cialde… A me va bene tutto, l’importante è che il caffè sia buono 🤭
Giusto Maria!
L’importante è che il caffè sia buono!
Tra tutti i distributori disponibili io ne ho trovato soltanto uno che prepara un caffè gradevole, ma solo nella versione macchiato.
Un abbraccio e grazie!
Noi sempre moka!
E se mi consenti aggiungo: moka sempre garanzia!
GRAZIE Paola!
Da noi al lavoro c’era il distributore di caffè e anche quello di merendine e altre cose simili, ma alcuni settori avevano preso la macchina a noleggio con le capsule e dividendosi le spese prendevano il caffè lì, molto meglio di quello al distributore 😉
Ciao Silvia!
Come mi piace anche questa organizzazione! In fondo anche condividere le spese per il caffè è una bella forma di condivisione, o no?
Certo, lo è, scusa se non ti rispondo o lo faccio in ritardo ma non mi arrivano mai i tuoi commenti purtroppo.
Non ti preoccupare assolutamente!!
Rispondi pure se e quando vuoi.
Per ricevere le notifiche dei commenti occorre attivare la campanellina di fianco alla scritta “inserisci il tuo commento” io lascio l’impostazione disattiva perchè non so se le persone vogliono ricevere mail di notiifca.
GRAZIE comunque di cuore!!
Per un pound caffè è uno splendido pretesto per passare il tempo insieme. E se è buono… ancora meglio.
GRAZIE Pat per aver citato il “pound caffè!”
Sono assolutamente d’accordo: è uno splendido pretesto per passare del tempo insieme, un po’ come il concetto qui: siate i benvenuti ogni volta che volete.
Ho cambiato più aziende ed ognuna aveva la sua macchinetta del caffè: a volte lo andava a prendere uno tra i colleghi per tutti (eravamo in pochi), in altre invece era ed è il pretesto per due chiacchiere, per svuotare la mente da casini vari. Moka? Rimane sempre il meglio ma impossibile da proporre purtroppo.
In effetti mi rendo conto che la mia esperienza è stata forse più unica che rara e che in generale preprarare il caffè con la moka sul lavoro è davvero irrealizzabile, ma ciò non toglie il piacere della condivisione, e del caffè, seppur in altri modi, come anche tu testimoni.
GRAZIE Lucy!!! <3
Quando andavo a scuola alle superiori c’era il distributore che erogava sia il caffè che altre bevande calde (tè, cioccolata, ecc). Non solo i prof ma anche noi studenti ne potevamo usufruire. Ho perso il conto di quante cioccolate e tè caldi ho preso da quel distributore, 😄.
Sai che ai tempi della scuola anche io assolutamente ero per tè o cioccolata come te?
Tra l’altro, visto che hai ricordato quel glorioso periodo, mi hai fatto ripensare a una delle nostre prof che arrivava in classe con il bicchierino di caffè del distributore e, prima di berlo, usava il retro di una biro per mescolare …
D’inverno, poi, c’era la fila davanti a questo distributore, 😄. Mentre quando iniziava a fare caldo succedeva lo stesso… ma davanti al distributore delle bibite, 😄. Originale il modo della tua prof di mescolare il caffè con il retro della biro.
Spero che la fila fosse comunque una occasione di interscambio chiacchiere .) 😉
Sì diciamo che quella prof è passata alla storia non tanto per il modo di mescolare, ma perchè poi si metteva in bocca la biro per pulirla esattamente come se fosse un cucchiaino …
Assolutamente sì, 😀: sia prima d’entrare in classe che durante l’intervallo (a volte anche durante le lezioni, con la scusa di dover andare in bagno, si faceva una puntatina al distributore automatico, 😁) le occasioni per chiacchierare mentre si aspettava che la bevanda fosse pronta non mancavano, 😉. Parodiando il nome di un personaggio del libro che sto leggendo, la prof che avevi si sarebbe potuta tranquillamente soprannominare “La prof dalla penna in bocca”, 😄.
ah ah ah brava!! Un soprannome perfetto!
Tra l’altro aveva una voce particolarmente stridula e i suoi acuti penetravano il cervello …
I giri in bagno … non me li ricordare!
Davvero ogni scusa e ogni momento erano buoni per chiacchierare! Che meraviglia! E gli argomenti non mancavano MAI!!
La macchina del caffè al delirio ne potrebbe raccontare delle belle. Ricordo un capo imbecille tale era e può essere solo peggiorato che pretendeva che alle macchinetta si andasse solo uno alla volta per perdere meno tempo.
In realtà abbiamo diritto a 10 minuti di pausa quando facciamo le sei ore continuate.
Chiaramente era un idiozia che nessuno ha mai rispettato.
E vi meritate una standing ovation!!
Il caffè da soli?!
Ma cos’erano, pause o castighi? Rob da matt …
Beh anch’io per diversi anni ho lavorato in ambienti senza distributori automatici, anche dove lavoro ora da più di vent’anni all’inizio ci facevano il caffè ☕ con la moka.
Poi sono arrivati i famosi distributori ed ora stiamo vivendo un brutto periodo, l’attuale macchina non elargisce più caffè e simili e visto che a breve ci sarà un nuovo bando per la nuova ditta appaltatrice, gli attuali detentori la stanno tirando per le lunghe nel ripristinarla , adducendo la scusa che hanno ordinato un pezzo di ricambio che tarda ad arrivare, a mio avviso non hanno intenzione di riparare o sostituire l’attuale distributore nel dubbio che non vincano l’appalto….
Così anche oggi una collega è scesa al bar a prendere caffè per tutti, e a mio avviso andremo avanti così sino a fine mese, finchè non si avranno i risulatati del bando
Caspita i bandi allungano sempre i tempi … ma soprattutto mi dispiace molto per il brutto periodo che state vivendo e incrocio le dita sperando che le nubi si diradino prestissimo.
Nel frattempo sicuramente vi meritate coccole e caffè, se potessi ve lo porterei anche io!
Un abbraccio Mi!
Meraviglioso che Erone abbia pensato subito a non sprecare acqua, e noi qui un po’ ce la raccontiamo. Sono abbastanza sicura che, ai suoi tempi, non fossero in otto miliardi a dividersela sulla Terra. Quanto al distributore, nell’ultimo posto dove ho lavorato, un cliente era una nota marca di caffè: caffè per tutti, e buono!
Non sai quanto sono felice di leggere che anche tu hai trovato Erone immediatamente geniale!!
… e noi ce la raccontiamo … vero.
Riguardo alla nota marca di caffè come cliente … che dire se non: perfetto! 🙂
Niente distributore in ufficio, tocca andare al bar all’angolo per un caffè standard o attraversare la ferrovia per andare al baretto SpecialtyCoffee supersonico, con il barista che ci mette quasi 2 minuti a preparare la macchina per il caffè: macina il caffè davanti a te, controlla il peso del macinato almeno due volte, livella il macinato nella caldaietta, pressa il macinato su uno specifico supporto in gomma posto sul bancone del, spolvera il supporto con un pennellino apposta, e finalmente mette la caldaietta nella macchina Della Corte e ripulisce subito con altri pennelli apposta la caldaietta!
Ovviamente ti fa scegliere i caffè disponibili: le monoculture Bolivia o Brasile, oppure le miscele studiate per il periodo, e ti elenca tutti i “sottogusti” e le sfumature che senti bevendo dalla tazzina!
–
Però il corteggiamento tra me e la mia futura moglie, all’università, ha avuto a che fare con la macchinetta del caffè del plesso universitario: a lezione di Filologia Italiana lei mi portava automaticamente (una volta stabilito che mi piaceva è andata automatica), la mattina, il “cioccolato forte” preso dalla macchinetta!
Accipicchia questo SpecialtyCoffee è davvero supersonico!! Standing ovation!! Direi che vale la pena attraversare la ferrovia, e a questo punto comprendo che, con una risorsa del genere nelle vicinanze, non abbiate pensato di sopperire alla mancanza di distributore in ufficio.
–
Riguardo al corteggiamento di tua moglie sappi che ho letto con gli occhi a cuore. Tra l’altro “cioccolato forte” … che dire, tanta roba.
Ho sentito varie definizioni delle macchinette in effetti, ma la versione Cupido è assolutamente inedita! Siete U NI CI!!! Tanta stima.