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Sul fare del giorno le stelle sbiadiscono vedendo emergere dalla nebbia gli incanti di Venezia.
Mieczysław Kozłowski
La prima volta che ho visto Venezia è stato con gli occhi di una bambina sul battello da Cavallino-Treporti.
Impossibile non innamorarsene.
Da adulta ho potuto vederla qualche altra volta, in particolare è stato suggestivo rimanere oltre il tramonto a girovagare tra calli e campielli fuori dai percorsi più comuni, lasciandosi stregare dalla magia di una Venezia notturna che invece di dormire risveglia turbini di emozioni; così come arrivare all’alba, sul far del giorno, camminando tra i carretti diretti al mercato rionale proprio con un filo di nebbia autunnale.
Hai presente quando sei in libreria e improvvisamente ti capita tra le mani un libro che devi assolutamente comprare? A me è successo con una guida di Venezia un po’ inusuale che negli anni ho conservato tra i libri ai quali mi sono maggiormente affezionata, eppure continuo ad avere l’impressione di non conoscere nulla in confronto alla sua bellezza.
Ho anche collezionato immagini che ritraggono i famosi gatti di Venezia nella beatitudine di questa città a loro misura.
Questa fotografia è un regalo di Luciana e rappresenta perfettamente perché Venezia è un incanto per me.
Lela invece mi ha taggata nella foto che ritrae il Caffé Florian in Piazza San Marco con l’acqua alta nel 1963.
E pensare che l’unica volta che siamo stati al Florian non abbiamo ordinato un caffé … quasi un sacrilegio direi.
Chissà se potrà capitare l’occasione di recuperare … tu hai già il ricordo del tuo caffé a Venezia?
Tra l’altro ai più attenti non è sfuggito il cartello non molto evidente affisso sull’ingresso dell’Harry’s Bar: la riapertura è prevista per venerdì 28 agosto. Una buona notizia per chi volesse vedere il tavolino preferito da Hemingway e coglierne l’atmosfera.
Noi lo abbiamo fatto.
Ma l’elenco di cose da vedere, da vivere, da assaporare, da respirare, è lunghissimo, anzi, probabilmente non esiste nemmeno un angolo che possa non trasmettere emozioni a Venezia.
Tu che ne dici? Sapresti indicare un tuo luogo preferito tra le meraviglie veneziane?
Di Venezia ricordo una cosa. Mentre ero sul treno che mi portava via mi sono voltata e una mia amica mi ha detto che quando ci si volta a guardare un posto che si sta lasciando, allora significa che ci si deve ritornare.
Sono tornata.
Bellissimo.
Segni.
Ritorni.
Adoro.
Ti ringrazio tantissimo per aver condiviso questo meraviglioso ricordo, lo colgo come un augurio: voltarsi indietro può diventare un dono.
Anche io ho provato queste sensazioni visitando Venezia. L’ho vista la prima volta a 11 anni, era fine estate ed ero in gita con i miei nonni e il mio fratellino. La seconda volta ci sono andata con la classe, a febbraio del 2017 e abbiano avuto la possibilità di vedere una Venezia innevata, suggestiva e magica. Io adoro Murano (dove ho comprato un piccolo cavallo di vetro) e il Ponte dei Sospiri.
GRAZIE Laura!
I tuoi sono ricordi meravigliosi!!
Io ho visto Venezia innevata soltanto in fotografia e non so nemmeno immaginare la bellezza di poter vivere un momento così magico.
Anche le mie compagne di classe sono state in gita a Venezia, ma io quell’anno me la sono persa PURTROPPO!
Provo ad immaginare il tuo cavallo di vetro e lo prendo come spunto per galoppare tra i pensieri che questa tua condivisione mi sta regalando.
Un abbraccio fortissimo!