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Googler: googlare in francese inizia ad avere un significato diverso se si entra nell’ambito di notizie editoriali certificate IPG.
I nostri cugini d’oltralpe hanno messo a segno una ulteriore piccola vittoria nei confronti dei colossi del web.
É stato infatti siglato un accordo tra la Alliance de la Presse d’Information Générale: APIG e Google France che prevede una remunerazione per i contratti di licenza degli editori di testate giornalistiche all’interno di un nuovo programma: News Showcase.
La remunerazione prevista nei contratti di licenza tra ciascun editore di testata giornalistica e Google si basa su criteri quali, ad esempio, il contributo all’informazione politica e generale, il volume giornaliero di pubblicazioni o l’audience Internet mensile.
Questo è un passo molto importante anche nell’ambito della controversa questione per la Legge sul Copyright in Europa e vede la Francia come primo paese ad adottare una normativa legale.
Viene ribaltata la concezione in base alla quale Google ha sempre sostenuto che le notizie non portano vantaggi al motore di ricerca, ma soltanto una indicizzazione per le testate.
Ed è la conclusione di una battaglia portata avanti dalla stampa francese che si è rivolta alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e successivamente alla Corte di Appello di Parigi e apre la strada anche agli altri stati membri.
Il tweet di Alliance de la Presse parla di riconoscimento effettivo di #droitvoisin ovvero diritto di vicinato che come ci spiega l’Irpa permette agli editori di ottenere dai motori di ricerca e dalle piattaforme online un equo compenso, stabilito tramite accordo appunto, derivante dall’utilizzo degli estratti delle notizie. Tra questi rientrano anche le anteprime (snippet) ampiamente sfruttate dal motore di ricerca.
Tu dove segui le notizie?
Seguo le notizie dai principali quotidiani, però mi lascio anche trasportare da qualche post sui social. Le persone che seguo sono intelligenti e preparate nel loro campo, quindi è sempre interessante andare ad approfondire ciò che postano.
Direi che questo è esattamente l’uso buono dei social: per fortuna ci sono persone intelligenti e preparate come dici, e, aggiungo, come te.
I do not have a TV so I am not bombarded with news on that front, but social media does its best to, depressingly, keep me informed. Ridiculous things have a habit of going viral, mixed with uplifting and downright tragic stories.
I still enjoy my hometown newspaper. News closer to home feels more true. 🙂
Exactly as you I am very interested in local newspaper reporting news from my place: I am very linked to my roots