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Il detto zucchero e acqua rosa non guastò mai alcuna cosa si usa per indicare gentilezza nei modi in realtà, ma non ho potuto fare a meno di pensare a questo proverbio quando ho scoperto questo ritrovamento incredibile.
Sinceramente sul subito non ci credevo granché ma in effetti è stato comunicato veramente da fonte ufficiale.
Galina Georgievna Fiódorova, una artista-restauritrice del Museo Hermitage di San Pietroburgo, mentre si occupava di un abito della Granduchessa Ksenija Aleksandrovna Romanova Ксения Александровна Романова, ha notato che una delle maniche era stata cucita per qualche motivo, ma il punto era abbastanza leggero, ha quindi deciso di togliere il filo.
A quel punto qualcosa di rosa le è caduto sulla mano, sembrava un sassolino.
Molti hanno parlato di cioccolatino.
Un cioccolatino di nientemeno che 118 anni!
È vero che io ho sempre sostenuto che il cioccolato non può scadere … ma qui saremmo oltre!!
In realtà direi che si tratta piuttosto di una caramella.
Zucchero.
L’onnipresente zucchero.
Longevo anche …
La cosa spiritosa è che Ksenija ha dato un morso e poi, non sapendo come liberarsene, si suppone che abbia nascosto la caramella nella manica.
Ma c’è qualcosa di ancora più assurdo: Galina ha dichiarato di aver avuto l’istinto di … assaggiarlo!!
Ecco come si è resa conto del sapore dolce.
Probabilmente si sono innescati alcuni antichi istinti…
I neonati in effetti studiano ciò che capita loro tra le mani portandolo alla bocca, ma sinceramente io non avrei mai l’istinto di “assaggiare” un oggetto non identificato.
Tu?
Lo so, è incredibile, eppure qui trovi il video pubblicato sul profilo ufficiale del museo.
Galina e Nina Ivanovna Tarasova, curatrice del fondo costumi del Dipartimento di Storia della Cultura Russa, parlano del restauro dell’abito creato per il famoso ballo in costume del 1903 e spiegano la scoperta inaspettata.
Una delle maniche è stata cucita per qualche motivo, ma il punto era abbastanza leggero e la restauratrice ha deciso di togliere il filo …
So che è una notizia who cares del genere più estremo, ma proprio per la sua assurdità ho pensato che andasse raccontata, soprattutto per capire, ti è mai capitato di nascondere del cibo in maniera inconsueta? Che so una fetta di salame in tasca, un panino nel gambale …
E nella manica cosa potresti avere?
Meglio i classici “assi” forse, o no?
Vedo che siamo partiti come avevamo concluso: zuccherosi! 😀
Sì, la devo davvero smettere o dovrò aggiungere il banner con l’avvertenza di rischio diabetico …
Come tipicamente si dice: “dopo le feste, dieta!”
Tecnicamente le feste non ancora finite, oggi… però l’idea del banner è carina! 😀
Vero?!
E la cosa assurda è che io non uso mai zucchero e cerco di evitarlo se possibile.
Spesso invano dal momento che si trova in moltissimi alimenti.
Povero zucchero discriminato… :'(
Ma no dai … vedi che poi recupero eccedendo qui sul blog 😀
E’ una notizia che ha dell’incredibile!
Vero Luisa?
Anche io non volevo crederci finché non ho trovato il video sul profilo ufficiale.
Pazzesco veramente …
mi hai fatto venire in mente quando una volta camminavo per strada con mia madre e davanti ad un negozio di frutta vedemmo l’uva spina… Mia madre disse che l’avrebbe assaggiata volentieri ma non si fermò ad acquistarla, allora io bambina, ne rubai un acino e lo nascosi nella manica per poi darlo alla mamma 🙂 Lei, quando glielo posi, restò stupita e non sapeva se brontolarmi o no… ricordo che discusse con mio padre perché non sapeva come comportarsi. Alla fine mi fece un lungo discorso spiegandomi che le cose non si rubano, anche se si fa con cose di poco valore e per fare un gesto carino a qualcuno a cui si vuole bene. Io ci restai male, tant’è che anche ora sento dentro di me la mortificazione di quell’azione sbagliata… Buona serata a te mia cara Claudia 🙂 <3
Licia questo è un ricordo bellissimo e ti ringrazio di cuore di averlo condiviso.
Non sentire la mortificazione però! Tu lo hai fatto per la tua mamma, e soprattutto si trattava di un acino solo!
Indubbiamente da madri sappiamo che il discorso della tua mamma è esattamente ciò che va detto ai fini dell’educazione, ma non dimenticare che lei, ma anche chiunque altro, ha ben chiaro che il tuo era semplicemente un gesto carino e di affetto.
Anche io ho ben impressi alcuni insegnamenti, in fondo sono attimi di vita che si trasformano in pezzetti di noi, di ciò che siamo, di ciò che diventiamo, a indelebile testimonianza del legame indissolubile tra mamma e figlia.
Ti abbraccio forte <3
Ho letto la notizia giorni fa, distrattamente. Mi incuriosiscono sempre queste scoperte. Per quanto riguarda altri ritrovamenti, da piccola avevo l’abitudine di rimettere i pezzettini di panino non mangiato dentro lo zaino, alle elementari, piuttosto che buttarlo, e mia mamma doveva andare sempre alla scoperta dei reperti sul fondo dello zaino 😀
Molto BELLA questa abitudine di non buttare il panino.
Gabriella tu sei sempre un’anima speciale.
Anche io credo che in generale buttare cibo sia un peccato, e forse da “mangiona” tendenzialmente non avanzo 😀
Riguardo alla scuola mi hai fatto venire in mente Luciana che arrivava con il latte nello zaino per dei gattini la cui madre veniva presumibilmente dal cortile adiacente. <3
Avevo letto questa notizia, incredibile.
Il passato ci parla…
GRAZIE Paola!
Mi piace moltissimo la tua frase: è vero! Il passato ci parla!
I am fascinated by the deliciousness in this little thought and love the bitterness of the chocolate against the sweet!
Oh well I love the bitterness of chocolate too!
And … I LOVE chocolate in general 😉 🙂 😀
THANK YOU Jaya!