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Cat at the Met è la definizione che mi è venuta in mente quando ho visto queste immagini
sul subito ho sorriso ma poi mi sono chiesta cosa abbia spinto Jared Leto a vestirsi da gatto.
Siamo al Met Gala: un evento creato per raccogliere fondi per il Metropolitan Museum of Art’s Costume Institute che negli anni è diventato un evento prestigioso e ambito non soltanto nel mondo della moda tanto che i biglietti, per chi non è incluso nella lista di inviti, hanno prezzi astronomici.
Nonostante ciò il Met Gala prevede una regola ferrea: niente cellulari e di conseguenza niente condivisioni sui social media.
Questo forse contribuisce all’immagine di esclusività che Anna Wintour ha costruito negli anni rendendolo un appuntamento che qualcuno definisce come “l’Oscar della moda.”
Da fan di Meryl io inevitabilmente associo Miranda Priestly, tra l’altro hai visto che nel video compariva proprio Andy?
Torniamo dunque al gatto: Jared Leto non è stato il solo a voler interpretare il dress code di questa edizione omaggiando Choupette, ovvero la gatta di Karl Lagerfeld.
Il Met Gala 2023 era infatti dedicato a Karl Lagerfeld anche come anticipazione della mostra del Costume Institute A line of beauty: presso il Metropolitan Museum dal 5 maggio al 16 luglio.
Indubbiamente vestirsi da gatto ha fatto sì che persino noi nel nostro piccolo ne stiamo parlando, ma al di là di questo, tu la trovi un’idea geniale o irriverente?
Pensi che questa partecipazione abbia aggiunto un contributo di valore o rischi di scivolare verso la caduta di stile?
Possiamo considerarlo come un tocco di ironia oppure può essere un’occasione persa per dare magari un messaggio?
In generale credo che abbiamo tutti molto bisogno di leggerezza, sicuramente abbiamo anche da imparare dai gatti.
Intanto dovremmo forse convincere Jared Leto ad essere meno tea guy che ne dici?
E forse anche meno Cat at the Met.
Scherzi a parte, ora che ha felinamente ottenuto la nostra attenzione, ci aspettiamo grandi cose dal nuovo album dei Thirty seconds to Mars in uscita l’8 maggio, in particolare dopo le dichiarazioni rilasciate: l‘ascolto della musica italiana anni 80 durante le riprese del film House of Gucci nel quale Jared intrepretava Paolo Gucci, ha lasciato una importante impronta di ispirazione perché capace di raggiungere il cuore.
Come dargli torto?
A me è piaciuto. Mi è sembrato un gesto ironico e un po’ folle, in stile Jared Leto. In generale però non amo questi Gala esclusivi. Mi fanno pensare subito al film di Meryl, che sicuramente non era lontano dalla realtà.
Hai ragione Raffa: figurati che per me ormai è più Anna Wintour Meryl Streep di Anna WIntour stessa. Lo so, sono da curare 🙂 in realtà però il film Il diavolo veste Prada ha lasciato un segno.
Post carinissimo…
Io tra l’altro seguo Leto anche su TikTok dove ha un profilo abbastanza folle e leggero come quello di Shia LaBeouf…
Ah ma dai! GRAZIE!
Andrò senz’altro a sbirciare entrambi! Shia per caso si è vestito da cane Mojo? 🙂
No, purtroppo!
Chissà … potrebbe prendere spunto, in effetti anche Mojo è diventato un personaggio 🙂
Verissimo!
Avevi mai visto questo video del casting per Mojo?
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Nooo! Mi mancava! Grazie di cuore!!!
Comunque penso che la cosa più bella del web delle ultime settimane sia il video del brano “peaches” cantata da Jack Black (che da la voce a Bowser nel film animato di Super Mario) con lo stesso Jack Black invece che la classica clip in versione animata dal film, con Bowser che canta la sua ballata di amore struggente per la Principessa Peach!!!
Mi sono emozionato e divertito!
GRAZIE!!
Me lo ero perso!
Mitico Jack Black!! Da Dewey Finn a Browser!!
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Non lo trovo assolutamente irriverente ma deliziosamente ironico 😽
Indubbiamente ce lo ricorderemo tutti!
GRAZIE Luisa!!
The Met Gala always interests me as such unique styles come to light. The clothing then is more of an artist statement or living artwork as opposed to functional clothing one might wear. With this new mentality, I enjoy the Met Gala more.
You are right Layla! The creativity of the artists takes the form of clothes that become real forms of art. I like it too.
Bisogna ammettere che il costume era davvero ben fatto.
Allo stesso tempo, chissà che sofferenza indossarlo, per il peso ed il caldo.
Vero!
infatti lo hanno aiutato e se ne è liberato piuttosto velocemente. Ben fatto davvero sia come realizzazione che come proporzioni, caratteristiche che lo hanno tenuto lontano dal rischio carnevalata che avrebbe potuto portare a un risultato ben diverso.
Ci vedo molta ironia e quella non guasta mai. Buona serata 🙂
Giusto SIlvia!
Anche secondo me l’ironia è un valore aggiunto nella vita.
GRAZIE e buona notte!
Eh purtroppo non riesco mai a passare a leggere le tue rispsote, cmq
Va bene il gatto, meglio il costume da gatto che il cosplay come invece ha fatto Doja Cat (anche se in effetti lei ce l’ha nel nome d’arte)
ma la vera star era Anne Hathaway, che tu hai citato, ELEGANTISSIMA!!
Hai ragione! Quest’anno Anne / Andy ha davvero vinto tutto. Bellissima.
Doja Cat non è piaciuta granchè nemmeno a me, ma ti ringrazio di averla citata, e cogliendo il tuo spunto aggiungo la foto.
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A me è piaciuto lo trovo ironico e per nulla sciocco! Ciao Cla🥀💕
Ciao Paola!
GRAZIE. Lui è sempre un personaggio e ha il suo stile.