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Ringrazio Jessica Pini e Manuale di Mari per Faraway.
Faraway, lontano.
Ripetiamo spesso che la lettura ci porta lontano, in questo caso, il viaggio parte già dal titolo.
Sai che io non anticipo mai ciò che si scopre leggendo, quindi ti chiedo: a cosa corrisponde il tuo “lontano”?
Un luogo?
Oppure un concetto, magari: qualcosa di lontano da te.
Si può creare distanza nello spazio, nel tempo, nel cuore, nella mente.
Johann Wolfang Goethe ci ha lasciato questa riflessione:
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
Sei d’accordo?
Spesso mi torna in mente Shrek e il regno di Molto Molto Lontano.
Anche Jessica cita Shrek ma per un motivo diverso, l’ho colto comunque come un segno, una specie di affinità.
In particolare ho apprezzato i passaggi in cui il libro si sofferma sulla descrizione dell’ambiente con l’attenzione di chi ne ha a cuore l’importanza.
Jessica tiene poi il punto fermo sulla forza al femminile, declinata nelle varianti in cui può fare la differenza.
Lei stessa descrive un buon libro come un ponte verso altri mondi e un modo per vivere più di una vita contemporaneamente.
Ti lascio una delle sue presentazioni sottoscrivendo il messaggio:
Jessica invece mi ha lasciata in attesa di scoprire come proseguirà la storia: il suo Faraway è concepito per essere il primo capitolo di una saga.
Quindi non allontaniamoci troppo, teniamoci in contatto 😉
#FarawaySaga
Spesso si resta fermi quando uno non sa più dove si va e sia cerca di capire dove andare
Hai ragione Allegro: lo smarrimento in senso allargato è forse più paralizzante del semplice perdere la strada.
Faraway è anche il titolo di una canzone di Salmo… è anche un gioco da tavolo…
con entrambi… in modi differenti… la mente viaggia lontano…
buona giornata Claudia… 🖐🏻😘☀️
Cinzia tu sei fonte perenne di arricchimento!
Non conoscevo la canzone, in effetti riguardo a Salmo la mia ignoranza è tanta quanto la distanza fino al sole …
Sono andata a cercarla, l’ho ascoltata e ho letto il testo:
“ama il tuo prossimo a patto che ti stia lontano”
parole che la dicono molto lunga sulla dilagante ipocrisia.
E ovviamente non conoscevo nemmeno il gioco da tavolo, per cui ho trovato una bella recensione con spiegazione ed immagini.
Tu sei una giocatrice?
Ti ringrazio davvero TANTO Cinzia!!
mi piace giocare a carte… tipo solitario… free cell… e da quando sono qui su wordpress… anche se a volte è difficile… trovo molto divertente giocare con le parole…
e… tu… sei una giocatrice…?
Anche a me piace molto giocare con le parole, ma sono antica, e sono un po’ rimasta più sullo stile Settimana Enigmistica.
Giocare a carte mi fa immediatamente pensare a “famiglia” … sono cresciuta giocando a carte, in particolare con i miei nonni.
Tra i classici giochi da tavolo il mio preferito è Taboo: trovo divertente la concitazione che si genera, per non parlare dell’intesa di potersi rivolgere a persone che ti capiscono anche se citi tutt’altro.
Ma per tornare ai giochi di questo secolo, ormai gioco soltanto a SongPop una volta la settimana: adoro indovinare le canzoni entro poche note e poi è comunque un modo per ascoltare musica 🙂
Faraway Salmo
Faraway gioco
Si può andare lontanissimo con la mente, anche senza spostarsi fisicamente. Il mio lontano è la fantasia.
E la fantasia è forse il modo per allontanarsi in ogni forma possibile.
Vogliamo citare Carlos Ruiz Zafón?
“Viviamo in un mondo di ombre e la fantasia è un bene raro.”
Carlos Ruiz Zafon è tra i miei scrittori preferiti…
ho letto tutti i suoi libri… li ho tutti in versione cartacea…
Davvero?!
Adoro coincidenze come questa <3
Io invece ho molto da recuperare su di lui.
Mi piace moltissimo il fatto che tu abbia specificato che i tuoi libri di Zafòn sono tutti cartacei, hai ragione, ormai non è più scontato.
forse “noi” siamo coincidenza nella vita delle persone che incontriamo o quelle che poi restano…
in fondo inizia con la lettera C come i nostri nomi…
Che BELLO questo tuo rilevare le nostre C in senso così positivo! Coincidenza.
Io dico anche Contentezza di ciò 😉 <3
Mi è piaciuta molto la tua presentazione: deve essere una lettura davvero coinvolgente.
PS: la citazione di Goethe è favolosa❣️
Luisa <3 <3 <3
GRAZIE davvero di cuore
Sì: la lettura è coinvolgente, la scrittrice riesce a fare immedesimare il lettore che si ritrova coinvolto nell’avventura della protagonista.
Una ulteriore cosa che ho apprezzato riguarda i riferimenti agli scrittori diciamo “contemporanei” nella storia. autori che noi amiamo molto, uno in particolare.
Grazie mille anche per questa ulteriore precisazione🙏💓🙏
Buona serata, cara Claudia
Abbraccione e buona notte cara Luisa <3
🙏❤️🙏
La citazione di Goethe l’ho usata spesso per me stessa 🙂
Chapeau.
Io sono fifona inside e per paura di perdermi purtroppo tendo a tentennare.
Guarda che anche io la uso per darmi forza!
Grazie <3
Mi ricorderò delle tue parole e mi aiuteranno anche loro.
Ho delle paure talmente pesanti che per scardinarle occorre la forza di un evento geologico …
Ti capisco, è roba che ti blocca, malgrado a volte possano sembrare (agli altri) delle stupidaggini, e allora ti dicono “dai, buttati”, “che sarà mai”, “non prendertela”, ecc.
Precisamente.
Io ammetto che ci sia anche tutta la mia quota di seghe mentali, roba non certo da poco …
Ma per quanto il cervello convenga, forzare il proprio istinto e il proprio carattere non è così semplice e richiede “esperienza,” passami il termine, e il lavoro su sé stessi che tu descrivi con cognizione di causa.
Io la chiamo banalmente ansia/insicurezza.
Io devo aver lavorato piuttosto male su di me 😀
Io invece ti direi di non essere così severa con te stessa <3
Solo il fatto di considerare di dover “lavorare” per migliorarsi è un passo importante e purtroppo non scontato.
Eh, ma ormai c’ho ‘na certa 😀
E lo dici a me??!
Io sono nata il giorno della strage di Piazza Fontana …
Io prima! Sei una piskella…
Ma seriamente?!?!
Please tell me your secret!!
Io avrei pensato che tu fossi una Millenial!
When I’m Sixty-Four (cit.)
Stai solo citando, vero?
Certo, adoro questa canzone e non vedevo l’ora di dedicarmela 🙂
Te la dedico anche io! E ci aggiungo i miei complimenterrimi!
Grazie, cara. Come diceva mia madre (che, indossando un mio costume da bagno, da dietro fu scambiata per me), “dietro liceo, davanti museo” 😀
ah ah ah tua Madre che mito!
Dunque sei figlia d’arte! <3
😀
Sarebbe orgogliosa di questo tuo commento!
Questo pensiero mi rende davvero felice e mi commuove.
<3
Comunque, pare che siamo entrambe delle boomer!
Fino a poco tempo fa lo pensavo anche io, poi un giorno ho dato del boomer a mio marito che discuteva la musica che ascolta mio figlio e lui mi ha riposto “non sono boomer, sono generazione X”
Mi sembrava talmente incredibile che ho persino controllato, ma ha ragione, noi siamo dello stesso anno e tecnicamente non siamo boomer, anche se sembra fantascienza 🙂 😉 😀
Ma sì, sono etichette del cavolo. È mia figlia che, quando non capiamo certi fatti o discorsi, ci chiama così… In effetti noi siamo del ’60, quindi nell’etichetta, che vale quel che vale, ci rientriamo in pieno!
Vero!
In realtà sono più supercazzole che ci infilano in categorie, chissà perché poi, tu hai ragione.
👍🙏❤️
Buona domenica!
Anche a te!
GRAZIE Luisa!
Buona conclusione di domenica anche a te!
Come volano le domeniche!!
Proprio così!
buona serata, Claudia cara 🌃💓🌃
<3
Il mio lontano non è un luogo ma un concetto molto simile al silenzio, che sa andare oltre le brutture del quotidiano. Buona domenica Claudia.
Cara Silvia, il tuo pensiero è meraviglioso: un rifugio del tutto personale e salvifico.
In effetti capita sempre più spesso di ritrovarsi con l’intenso desiderio di fuggire dalle brutture del quotidiano. Sapessi quante volte mi ritrovo a pensare di non appartenere a questo mondo …
Sicuramente rifletterò su questo tuo concetto.
GRAZIE di cuore e buona conclusione di domenica anche a te!
Sempre troppo generosa nei miei confronti…
No Silvia, è la semplice verità.
Non conosco il libro, ma per me “lontano” è concepito in senso mentale, allontanarmi dal pensiero di qualcosa …
E dire che il tuo è un lontano salvifico, benefico, protettivo.
Diventa praticamente impossibile vivere senza pensieri in questo mondo …