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Finché il caffè è caldo è il primo dei best seller della trilogia di Toshikazu Kawaguchi川口俊和, ne avevamo già parlato qui.
Tra l’altro, leggendolo, ho trovato anche una bella descrizione sull’ormai famoso caffè del sifone!
Nel libro viene descritto come caffettiera a depressione, però a me non piace granché la parola “depressione” unita alla caffettiera, che invece rappresenta un piccolo momento felice.
Ad ogni modo il rituale è raccontato così:
Nagare versava acqua calda in un’ampolla inferiore, poi la portava a ebollizione per consentirle di salire attraverso il sifone nell’ampolla superiore, dove versava il caffè macinato, che veniva poi filtrato di nuovo nell’ampolla inferiore.
Il caffè ha un ruolo importantissimo nella particolarità delle storie raccontate in Finché il caffè è caldo, storie che toccano nel profondo.
Se tu avessi la possibilità di dire qualcosa che avresti dovuto o voluto dire, in un momento che però è già fuggito via, cosa sarebbe?
Lo so, qui si va molto sul personale, perché questi pensieri in genere sono dedicati agli affetti.
Condividi pure tutto ciò che vuoi.
Io intanto proporrei anche una variante più fantasiosa, un po’ alla keep calm …
Come ad esempio far presente a Michael Stipe che la decisione dei R.E.M. “di smettere di essere una band” ha causato una perdita per la musica.
Oppure, volendo rimanere in Giappone, chiedere a Sofia Coppola se aveva previsto quanto i fan di Lost in Translation non avrebbero permesso che il sussurro “si frapponesse” tra loro e la curiosità di scoprire le parole di Bill Murray nell’orecchio di Scarlett Johansson.
O ancora semplicemente ringraziare Meryl Streep ora e sempre per aver dimostrato al mondo che la vera Bellezza non ha canoni, e che produrre King Kong avrebbe dovuto presupporre la conoscenza dell’importante messaggio di fondo su chi sono i veri mostri.
Tutto ciò sempre e solo finché il caffè è caldo …
Devo riconoscere l’idea indubbiamente geniale dell’autore, che tra l’altro ha fatto una scelta inconsueta per il contesto: nel libro stesso ci racconta che
il caffè era arrivato in Giappone nel periodo Edo, verso la fine del XVII secolo. All’inizio non soddisfaceva le papille gustative giapponesi, e di sicuro non veniva considerato una bevanda gradevole, ma del resto non c’era da stupirsi visto che sapeva di acqua nera e amara …
Per fortuna poi le cose sono cambiate
E tu, hai amato il caffè da subito oppure hai vissuto una evoluzione?
Amore a prima vista, decisamente. Nel tempo è solo diminuita la quantità di zucchero che aggiungo, ma il caffè è espressamente il mio compagno più fedele.
Pat!!
<3
Questa tuo amore a prima vista è semplicemente stupendo!! ADORO.
Vorrei poter dire lo stesso, invece per me è stato un po’ più alla giapponese diciamo, inizialmente ho dovuto studiarlo.
Alla fine poi ho completamente eliminato lo zucchero 🙂
Ci sono diverse cose che avrei voluto dire e non ho detto…ma ormai!
Comunque…il caffè lo amo da sempre, amavo già l’aroma quando vedevo mio nonno e mia nonna sedersi insieme per gustarlo, e io se non mi siedo e ho tempo non bevo caffè, che a volte gusto con una punta di zucchero ma quasi sempre amaro, mi piace sentirne tutto il sapore.
Paola mi piace molto il tuo “ormai” perché rivela serenità e assenza di rimpianti, devo assolutamente imparare!
Il tuo ricordo dei nonni è prezioso, oltre che meraviglioso!!
Ammiro tantissimo il tuo rispetto per il caffè: o seduta o niente, chapeau.
Io da quando ho iniziato a berlo amaro non riesco più a sopportare nemmeno la punta di zucchero.
Ano il caffè da che ho memoria, e mi manca la lettura di questo libro, di cui conosco un po’ l’oggetto. Ma pienamente d’accordo sulle osservazioni riguardanti Michael Stile, Sofia Coppola e Meryl Streep 😉
GRAZIE Paola!!
La scoperta dei molti pensieri che abbiamo in comune prosegue <3
Cosa stai leggendo di bello al momento?
Intanto ti racconto che ho appena finito di leggere il secondo libro della trilogia. Piaciuto molto. Ne parlerò nel blog.
Poi ti racconto la mia evoluzione: dall’amore per l’espresso all’amore per il caffè americano.
Bevo comunque entrambi con immenso gusto.
Buona domenica! ☕️
FANTASTICO Luisella!!
A me il secondo manca, dunque aspetto con curiosità di leggere la tua recensione!
Dovrò poi senz’altro scoprire meglio il caffè americano al quale ammetto di non aver dato molte chances finora.
GRAZIE e buona domenica anche a te! Non vedo l’ora di fare un salto a leggere quale canzone hai scelto per oggi 🙂
La mia esperienza con il caffè è partita presto, ai tempi del liceo. Sempre bevuto il caffè dolcissimo, con tre cucchiaini di zucchero, per poi mangiare lo zuccherino rimasto sul fondo, dopo aver bevuto il caffè… Poi un giorno ho fatto un fioretto (non ridete) per una cosa a cui tenevo molto, e da allora ho preso a berlo completamente amaro. All’inizio è stata dura, ma adesso non tornerei più indietro.
No che non rido, perché mai?!
Anzi: tanta stima per la coerenza ma anche per il fioretto!
Sai che anche io durante l’adolescenza abbondavo con lo zucchero allo stesso modo?
Ripensandoci ora sorrido, e forse è giusto così: la vita ha le sue fasi, no?
Anche per me il primo caffè senza è sembrato amarissimo, poi però come te dico che è irreversibile. Sugar free tutta la vita.
Il caffè mi piace abbastanza ma faccio fatica a digerirlo e quindi lo bevo poco. Ne ho scoperto uno, però, che sembra che non mi crei di questi problemi e, quando ne voglio bere una tazzina prediligo quello. Lo uso, all’occorrenza anche nei dolci, come il tiramisù: uno dei miei dolci preferiti, 😋.
Oh caspita che peccato Eleonora … mi dispiace davvero molto che il caffè ti provochi problemi di digestione.
Molto interessante però il tipo di caffè che hai scoperto. Tu sei proprio una scopritrice di prodotti!!
Non oso dunque immaginare la bontà del tuo tiramisù! Calcola che ho già l’acquolina …
Devo dire che ho provato anche con il decaffeinato convinta che, avendo meno caffeina, non mi potesse creare questi problemi. Invece con anche con il decaffeinato si è presentato lo stesso problema. Poi, grazie ad una selezione come tester organizzata dal sito Alfemminile, ho scoperto questo caffè di cui ho fatto anche una recensione: https://le1000e1recensione.home.blog/2021/07/19/recensione-alimentare-caffe-itierra-wellness-caffe-decerato-lavazza/
Ora posso bere anch’io il caffè senza dovermi preoccupare di non riuscire a digerirlo, 😉.
Con questo caffè viene un buonissimo tiramisù, 😋: l’ultima volta che l’ho fatto, settimana scorsa, ho persino fatto il bis, 😄. Ehh, non c’è niente da fare: sono una golosona quando si tratta di dolci, 😁.
GRAZIE Eleonora!!
Hai fatto benissimo a mettere il link! Mi sarebbe davvero dispiaciuto perdere questa tua recensione proprio sul caffè!
E ora sono davvero curiosa e voglio capire la differenza che porta a evitare disturbi di digestione come quelli che purtroppo hai tu.
Anche io molto spesso ho un debole per i dolci, ma in particolare possiamo dire che il Tiramisù è stata proprio una invenzione grandiosa!!
Tra l’altro so che varie città se ne contendono l’origine.
Di nulla Claudia, 😊! Mi fa sempre piacere condividere le recensioni che scrivo, 🙂. Ah, ho quasi pronta un’altra recensione che credo che pubblicherò in serata, anche sé questa riguarda il mondo del beauty, 😀. Ehh, dovrebbero fare una statua all’inventore del Tiramisù, 😄: ha inventato un dolce così buono che una fetta solo non basta, 😆😉. È vero: molte città si contendono la sua origine e quelle che si “battagliano” sull’essere stata la regione ad inventarlo sono soprattutto il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Oh allora faccio senz’altro un salto a leggere, grazie!
Riguardo al tiramisù chissà chi avrà ragione … io avevo sempre sentito Treviso, poi un giorno mi è capitato di ascoltare una friulana che invece era irremovibile nel sostenere che il suo paese aveva dato i natali anche al tiramisù.
Una cosa è sicura: tra i due litiganti … noi mangiamo! 🙂
Il senno di poi fa a cazzotti con la mia logica, quando una cosa è andata è andata. Quindi non ho nulla da dire a nessuno. Il caffè l’ho sempre amato, annusavo il profumo proveniente dalle tazzine degli adulti che potevano berlo quando io non potevo. Poi è arrivato il mio turno. 😃😃 Poco zuccherato i primi tempi, ma sono secoli che caffè e tè solo in purezza.
Hai totalmente ragione: il senno di poi è inutile e anche io dovrei fare a cazzotti con me stessa per la mia idiotissima capacità di torturarmi insensatamente.
Che bello questo tuo innamoramento per il caffè a partire dal profumo, in effetti troppo spesso mi dimentico di sottolineare quanto anche io venga catturata dall’aroma di caffè proprio come i personaggi dei cartoons
Ognuno è fatto a modo suo. Io sono una da ‘seghe’ mentali per certe cose, ma per altre lascio correre. Siamo quel che siamo! Peccato non inventino un profumo al caffè!
Hai ragione: e per quanto si cerchi di cambiare, in fondo in fondo la propria natura rimane.
We are only humans, after all …
Il profumo al caffè sarebbe grandioso!!
Ci sono tante cose che avrei voluto dire, ma non ho avuto la forza per farlo. Ora lo rimpiango, ma oramai è troppo tardi
Buona settimana, Claudia carissima
Un abbraccio fortissima Luisa <3
E chissà mai che la vita non riservi una occasione inaspettata …
GRAZIE di cuore e buona settimana anche a te!
Non ricordo da quando ho iniziato ad amare il caffè, ma dai tempi dei tempi
Un carissimo saluto
Infatti tu riguardo al caffè sei una vera istituzione!
GRAZIE di cuore Mi!