Questo articolo è disponibile anche in: English
Il Bardo e la Regina è il libro che ho ricevuto in regalo dai miei zii, scritto da Paola Zannoner, nota per aver scritto molti libri per ragazzi, e edito da DeA Planeta.
Paola Zannoner ha un blog WordPress e la prima cosa che racconta di sé è che vive a Firenze.
Immagino che vivere nelle città d’arte possa conferire il privilegio di avere una smisurata fonte di ispirazione.
Ed è il tema dell’ispirazione che vorrei sottoporti, partendo da questo libro.
Direi che non occorre spiegare di cosa mai potrà raccontare una storia che si intitola Il Bardo e la Regina.
Non so tu, ma io ho una predilezione particolare per Shakespeare.
Ho iniziato a leggere i libri bilingue, te li ricordi? Ogni pagina aveva il testo in lingua a fronte.
Ai gloriosi tempi, che come sai cito spesso, trovare modi di imparare le lingue non era a portata di click, e questi libri offrivano la possibilità di avere a disposizione la traduzione in maniera simultanea, un po’ come gli attuali traduttori online, e sottolineo “solo un po’”
Posto che non è certo facile scegliere, tu hai un’opera preferita tra tutto ciò che Shakespeare ci ha lasciato?
Il libro Il Bardo e la Regina ne cita alcune nel corso del racconto della vita del nostro William, in effetti spiegando come sono nate, ovvero dagli accadimenti che un giorno dopo l’altro compongono quello che è il cammino di una persona.
Secondo te è per forza così?
Cioè: si può scrivere bene di qualcosa che non si conosce?
Shakespeare ha vissuto nei panni dei suoi personaggi?
Leggendo questo libro per tutto il tempo ho visualizzato i volti degli interpreti del film Shakespeare in love.
Ma se da un lato la mia immaginazione non si è particolarmente espressa sui volti, dall’altro questo libro ha secondo me il pregio di essere sensoriale.
Olfatto.
La minuziosa ricerca della scrittrice ha focalizzato la mia attenzione sul senso olfattivo, riuscendo a descrivere l’atmosfera di una Londra che effettivamente non viene in genere considerata sotto questo aspetto.
Ti è mai capitato di leggere un libro capace di materializzare uno dei cinque sensi?
Ammetto… quando leggo, mi immergo completamente nella storia, impossibile non attivare non uno… ma tutti i sensi. Sesto compreso. 😉
Tu sei la Regina delle Parole Pat!
Dici bene: il Sesto senso è bene che sia sempre attivo.
E che bello pensare a questa immersione totale e sensoriale!!
Adoro Shakespeare, in particolare l’Amleto che in realtà è molto meno noioso di quanto si pensi. Ne ho visto moltissime trasposizioni cinematografiche, ma non amo quelle troppo moderne, mi piacciono quelle più fedeli al testo originale. Branagh su tutti, ma anche Zeffirelli, e naturalmente quella di Laurence Olivier. Sul fatto che si possa scrivere di qualcosa che non si conosce, mi viene in mente Salgari, che non si è mai mosso da casa e ha descritto avventure favolose in luoghi esotici. Forse per i sentimenti è più complicato: difficile descrivere l’amore se non lo si è mai provato.
Anche io adoro Shakespeare e per questo credo non sia stato positivo che su tutto io continuassi a visualizzare solo il film di Madden.
Di Branagh posso dire che il suo lavoro mi ha trasmesso forte e chiaro quanto anche lui ami Shakespeare.
TI RINGRAZIO per aver citato Franco Zeffirelli e Laurence Olivier e colgo il tuo spunto per aggiungere i trailer di Romeo and Juliet e Hamlet.
L’esempio che fai riguardo a Salgari, è semplicemente perfetto, e devo dire che concordo: un conto è la fantasia, un altro sono le emozioni.
Come sempre GRAZIE Raffa!
Grazie a te per questi spunti sempre interessanti
Deve essere interessante!
Anch’io adoro Shakespeare
Buon sabato ❣️
Luisa ti ringrazio!
Abbraccione e buon sabato anche a te!
💗💗💗
Sì mi è capitato spesso di immedesimarmi con i luoghi e le ambientazioni di un libro, dipende tutto dalla bravura dello scrittore. Penso anche che si possa scrivere bene di qualcosa che non si conosce, altrimenti il fantasy e la fantascienza non esisterebbero. Buon fine settimana Claudia
Giusto Silvia: dipende dalla bravura dello scrittore. Penso davvero che per chi scrive la massima soddisfazione sia proprio riuscire in quell’intento.
Certo la fantasia è un dono creativo immenso e meraviglioso.
Ti ringrazio tanto e buon fine settimana anche a te carissima.
Due domandone.
Scrivere bene di qualcosa che non si conosce credo sia difficile.
Alcuni libri 📚 penso siano in grado di attivare tutti i nostri sensi!
Un abbraccio Claudia
Buona serata
Ecco Valy, anche secondo me è molto difficile scrivere di emozioni che non si sono mai provate, perché mettersi nei panni di altri è sempre qualcosa di molto molto difficile. Capita spesso infatti di pensare teoricamente in un modo salvo poi trovarsi ad affrontare tutt’altro nella pratica.
Alcuni libri sono magici! Sono d’accordo.
Contraccambio l’abbraccio e auguro buona serata anche a te!
ora posso mettere pure mi piace al post???
Hai visto?! Altro passo avanti! 🙂
Sì Shakespeare è appassionante per come sa leggere nell’animo umano. Ripreso più spesso, e forse inconsapevolmente, di quanto si pensi, credo. Opera preferita? Mah, difficile fare una classifica, per me, se si parla del testo letto. Quanto ai cinque sensi, sai che non saprei? Leggo regolarmente, e semmai mi sono accorta dei sensi non sollecitati dalla lettura sul kindle rispetto al libro. Se hai letto Shakespeare in originale … chapeau!
Paola!
Le tue frasi con le quali descrivi Shakespeare per me possono diventare citazioni perché le trovo assolutamente perfette nella loro sintesi impeccabile e puntuale. Davvero lui leggeva nell’animo umano e davvero ha influenzato moltissimo.
Riguardo al Kindle hai ragione: purtroppo va a sottrarre sensazioni che non sono soltanto il tatto.
Ti ho già detto GRAZIE?!
Pensa che a prima vista avevo letto IL BRODO e la regina…. 😀 😀
ah ah ah … della serie … Regali ministre 🙂 😉 😀