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Sicuramente anche tu avrai riscontrato che il prezzo del caffè è aumentato.
Ovunque e in qualsiasi formato tu lo acquisti.
In particolare noi in breve tempo lo stiamo pagando sette euro in più.
Constatandolo, mio marito si è messo a calcolare la differenza per noi che con un chilo di caffè andiamo oltre le 142 tazzine calcolate in base ai sette grammi ciascuna, paragonando il costo di oggi e il costo di sei mesi fa.
In generale argomento controverso e molto popolare è l’ipotetico nuovo prezzo della tazzina al bar: due euro.
Come ci si arriva?
La mia Lu mi aveva già segnalato tutto un repertorio di malumori comuni, espressi in maniera più o meno colorita.
Sicuramente mi interessa molto il tuo parere di consumatore, cosa ne dici?
Mi è sembrato poi doveroso consultare addetti ed esperti del settore e colgo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti.
ALTOGA: Associazione Nazionale Torrefattori, Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari mi ha inviato il link alla loro rassegna stampa che puoi trovare qui.
Clicca poi per il file su
Il prezzo del caffè – comunicato stampa Altoga
Il parere di Martina Mazzoleni, marketing specialist del Caffè Ernani è il seguente:
Il prezzo dell’espresso nei prossimi 5/10 anni volenti o nolenti arriverà a € 2,00, per i seguenti motivi:
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Incremento dei prezzi della materia prima ossia il caffè verde, dal 2019 ad oggi il prezzo è incrementato mediamente del 400%, alcuni caffè hanno visto picchi anche di 600% in più.
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Cambiamento climatico: ci saranno sempre più persone che chiederanno caffè, ma ci sarà sempre meno caffè disponibile. E per la legge della domanda e dell’offerta quando c’è più domanda e meno disponibilità di una risorsa, il prezzo aumenta, è economia.
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Se vogliamo un settore della ristorazione più giusto, i prezzi vanno aumentati. Ci lamentiamo spesso come cittadini degli stipendi bassi della ristorazione (e non mi riferisco a chi assume non in regola ecc, quelli per me non sono imprenditori), ma proprio dello stipendio troppo basso con gli accordi per i CCNL del settore.
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Costi di gestione alle stelle, se in passato gestire questo genere di attività costava X, oggi costa X per 2, quindi il doppio.
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Incremento spese di spedizione, non sembra ma anche le spese di spedizione nei casi migliori sono raddoppiate, nei casi peggiori sono quintuplicate, quindi ci deve essere un maggior ricarico alla fine per poterle pagare.
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Guerre, che hanno creato problemi proprio per il punto precedente, la spedizione.
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Paga equa anche all’origine, se vogliamo smettere di sfruttare i contadini e pagare il prezzo giusto per il caffè verde, dobbiamo aumentare anche i prezzi ai consumatori.
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Oltre all’Italia nessuno stato ha ancora il prezzo del caffè così basso, siamo rimasti indietro.
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Con l’ingresso della nuova normativa EUDR sarà ancora meno il caffè che potrà essere importato in Europa, quindi si prevedono prezzi ancora più alti nel 2025.
Capisco infine che i consumatori giustamente non si possono permettere prezzi troppo alti per il caffè, ma questo è un problema di stipendi che non vengono alzati dallo Stato a livello nazionale, non dei baristi o dei torrefattori che negli ultimi 4 anni stanno semplicemente cercando di sopravvivere alla peggiore crisi che il nostro settore abbia mai visto da quando il caffè è diventato una merce di scambio globale, ossia dal XVI secolo.
Giulia Spinoni di IEI Istituto Espresso Italiano mi ha fornito un comunicato stampa dal titolo emblematico: no a strumentalizzazioni.
Clicca per il comunicato stampa
Il prezzo del caffè Istituto Espresso Italiano
Conosci già Associazione Caffè Trieste: avevamo parlato di capitale non ufficiale del caffè.
Voglio senz’altro anche questa volta smentire la presunta freddezza del nord est: di nuovo ho avuto il privilegio di trovare massima disponibilità e squisita cordialità.
La presidente: Arianna Mingardi è una di quelle donne con le quali ci si trova immediatamente sulla stessa lunghezza d’onda, laddove è il valore delle persone a contare.
Ho contattato l’associazione in un periodo particolarmente fervente per Trieste, per cui ti dico stay tuned perché avremo modo di chiacchierare ulteriormente in proposito.
Per rimanere per ora sulla questione prezzo del caffè: la presidente mi ha spiegato che, partendo dalla materia prima ovvero dal caffè crudo, gli aumenti sono stati lenti ma continui, di pari passo a situazioni meteorologiche avverse.
Ad aumentare non è stato però solo il prezzo: anche il consumo ha subito un notevole incremento soprattutto da parte di paesi che prima non consumavano caffè.
Molto difficile è poi la situazione logistica, a causa di lunghissime attese per il transito attraverso il canale di Suez, o in alternativa, la circumnavigazione dell’Africa.
Pur considerando le reali speculazioni che interessano questo come altri settori, il dato che emerge principalmente è l’attenzione alla tutela di una filiera che interessa tutto il territorio a vari livelli, volta a rendere il caffè una bevanda di pregio.
Prima di concludere vorrei lanciare un invito anche alla nostra Laura di Al tavolo di Amalia per conoscere il punto di vista di Napoli: che ne sarà del caffè sospeso al prezzo di due euro?
Di fronte a un aumento generale dei prezzi, quello del caffè non mi meraviglia più di tanto, e non incide sul mio budget, visto che al bar vado pochissimo, per non dire raramente.
Il caffè che uso in casa ha ancora un prezzo abbordabile e un buon rapporto qualità prezzo.
Certo per chi fa colazione al bar tutte le mattine, capisco che due euro solo di caffè siano una bella tassa…
In effetti ha proprio il sapore di tassa …
Come dici, il concetto è esteso in generale non solo al caffè e banalmente non ci deve stupire, considerate le esorbitanti spese dovute a indebitamenti per non citare le guerre … Ogni singolo euro speso ricade su di noi, incluse quelle che possiamo chiamare “tasse indirette” … alla fine è sempre l’ultimo anello della catena alimentare a rimanere con il cerino in mano …
Se continua così è ottimistica la previsione a 2 euro a tazzina
Già …
Vale sempre il famoso detto “se tutto va bene, siamo rovinati” …
Lo stesso sta accadendo in Finlandia. Per le stesse ragioni.
Personalmente punto il dito contro il cambiamento climatico, che molti governi stanno sottovalutando.
Buongiorno Claudia!
Ahimè temo che siano parecchie le cose che i governi sottovalutano … ogni giorno risulta peggiore del precedente …
GRAZIE e buon weekend!
Giusto. Parliamo di caffè, và….☕
Che è meglio!!
Mio marito lo ha appena preparato! Te lo dedico Luisella.
Grazie. 😃
<3
Se ne parla già da tempo dell’aumento del caffè, tutto giusto quello che hai messo nel post ma personalmente penso che il rincaro dovrebbe essere caricato su altre cose e non su 1 centimetro di caffè (quando va bene) che viene erogato. Mi sembra esagerato, in meridione ad esempio si paga meno che da noi. Sicuramente la gente lo comprerà lo stesso, io sicuramente meno perché, al di là delle possibilità economiche, lo trovo davvero esagerato. Il caffè sospeso sicuramente calerà ed è un vero peccato. Noi continueremo a farcelo a casa, molto più abbondante di quello del bar 😏 Buon fine settimana!
Parole Sante Silvia.
Tutto giusto ma alla fine siccome il campo dove seminare gli zecchini d’oro non esiste … aumentare il prezzo significa comunque ridurre le entrate in termini di quantità, e non è come il gatto che si morde la coda?
Il caffè a casa sì: rimane una fantastica coccola che incornicia i momenti belli.
GRAZIE e buon fine settimana anche a te!
Mi sa che andiamo a 2 euro
Hai ragione Paola, sarà davvero questione di poco tempo.
Too much
E’ una notizia che non mi sorprende, ma mi fa pensare a quanti balzelli ci caricano sulle spalle ☕
Ecco Luisa, è proprio questo il punto: alla fine il discorso è che ricade tutto sulle spalle delle persone, che per quanto possano comprendere che siamo sulla stessa barca, non hanno gli strumenti per poter sostenere tutto.
Hai ragione… ma non sono stati quasi elogiati gli altri? Quelli che non sottostanno al “pizzo di stato” perché possono farlo???
Sì Luisa, dici bene, siamo nel mondo dei furbi, dove va tutto al contrario e dove non trionfa chi è nel giusto, ma chi si avvale della legge del più forte, purtroppo.
Che tristezza!!!
Davvero … :*
Temo che il caffè a 2 euro sarà presto realtà, 🤦♀️.
Lo sarà cara Eleonora … io sono boomer e mi capita spesso di ripensare ai prezzi in lire: due euro sarebbero quattromila lire per un caffè …
Davvero il caso di dire “caro” caffè…..
Mi!
Ovviamente il tuo commento è perfetto.
Caro caffè …
Mi sa che WordPress si diverte a mangiare i commenti, 🧐. Vabbè, lo riscrivo: mi sa che presto dovremo fare i conti con questo prezzo per il caffè. Ormai anche berne una tazza sembra quasi che stia per diventare un lusso per pochi, 😔.
Buon sabato Claudia, 😘😘!
Oh Eleonora se c’è qualcuno che può testimoniare i dispetti di WordPress quella sono io!
Sono sempre alle prese con qualche aspetto che non riesco a regolare bene, ma non mi arrendo! E tu neanche!!
GRAZIE di cuore due volte dunque!
E sì… di questo passo il “keep calm” varrà per il prezzo prima che per tutti gli altri sbattimenti purtroppo.
Mi sa che ti scrivo qui sopra i due commenti perché WordPress adesso m’impedisce di poter replicare al tuo commento. In pratica clicco su “rispondi” ma non mi compare lo spazio dove poter scrivere.
1: una volta con le vecchie quattromila lire si poteva bere caffè per settimane. Calcolando il vecchio prezzo delle lire un caffè di ogni verrebbe quasi a costare come un caffè in Svizzera una volta che con i miei genitori, i miei zii e mia nonna abbiamo avuto la malaugurata idea d’entrare in un bar svizzero, 🤦♀️.
2: Giusto! Mai mollare! Speriamo, anche se la vedo come una lontana utopia, che WordPress si decida prima o poi a sistemare tutti questi problemi che saltano fuori proprio quando uno meno se l’aspetta.
Di nulla, 😊!
😘🤗😘🤗😘🤗
Oh no … la chiamerò La maledizione della prima stella invece che della prima luna …
Prima non funzionavano i commenti dal Reader … adesso non funzionano i commenti dal blog … mi verrebbe da piangere …
Ricomincerò a cercare un modo per sistemare in modo che funzioni tutto.
SCUSAMI TANTISSIMO!!
Tornando al discorso del caffè ti ringrazio per aver condiviso il tuo ricordo del caffè in Svizzera. Che BELLE le gite di famiglia!
Devo dire che è un’esperienza che mi manca, spero di rimediare prima o poi per quanto riguarda la Svizzera, ma senza la sberla dei prezzi, forse per allora sarò abituata purtroppo ….
Abbraccione!
Tranquilla Claudia, 😉: non ti devi assolutamente scusare perché non è nemmeno un briciolo colpa tua. Sono gli sviluppatori di WordPress che dovrebbero scusarsi perché la loro piattaforma continua a creare problemi a chi ha un blog… ma mi sa che sono scuse che difficilmente arriveranno.
Di nulla, 😊: sì, ci sono località in Svizzera che sono un vero salasso per i portafogli e Saint Moritz è una di quelle. Per fortuna che ogni volta che c’andavamo non c’è mai passato per la testa di andare a mangiare al ristorante perché portavamo le cose da casa e si faceva il picnic al lago… non oso nemmeno pensare il prezzi… sicuramente da 😱!
Abbraccioni anche a te, 🤗🤗!
GRAZIE di cuorissimo per la comprensione Eleonora!
Mi impegno comunque a cercare di capire e risolvere al più presto, purtroppo io sono sempre in lotta contro il tempo che scorre via e a volte nell’immediato materialmente non ho il margine di tempo che occorre e che vorrei invece dedicare.
Non sono mai stata a Saint Mortiz purtroppo anche se ne ho sempre sentito parlare in termini di località esclusiva.
Mi fai in effetti ripensare al film House of Gucci nel quale appunto Maurizio Gucci si rifugia a Saint Moritz in fuga dalla Guardia di Finanza.
Hai visto anche tu il film? La moglie: Patrizia Reggiani interpretata da Lady Gaga sfoggia gioielli e pellicce.
😊.
Quando si dice “Il tempo è tiranno”, 😉: sicuramente ci metti sempre un grande impegno perché il tuo blog è molto ben organizzato ed impostato… sicuramente meglio del mio che è molto molto “basic”, 😁. Dovrei migliorarlo un pochino ma hai perfettamente ragione quando dici che ci vuole il tempo per dedicarsi con maggiore attenzione ai suoi vari aspetti… mi sa che prima di metterci mano però, dovrò studiare a fondo, tempo permettendo, come migliorarlo… e senza combinare pasticci che sono quasi sicura andrò a combinare, 🤦♀️😅.
No, nonostante sia passato anche in chiaro, sulla Rai se non ricordo male, House of Gucci non l’ho ancora guardato… ma non mi nego la possibilità di guardarlo qualora lo dessero nuovamente in chiaro, 😉.
Se non sbaglio c’è anche un libro su questa storia, 🤔.
I pasticci li combiniamo tutti Eleonora … noi qui in dialetto ripetiamo spesso un detto “fare e disfare è tutto un lavorare” …
Il tuo blog non è basic, figurati, è allegria pura, è il sole! Accoglie e mette subito di buon umore.
E a proposito di buon umore, vuoi ridere? Sono stata in ballo buona parte della mattina a provare e riprovare, attivare e disattivare, cercare, consultare … e il risultato è: ZERO!!
Sono al punto di partenza 🙁
Ma una cosa è certa: ritornerò sicuramente sulla questione e prima o poi scoverò l’inghippo.
Sì: esatto! House of Gucci è ancor prima un libro, dal quale in effetti è stato tratto il film.
Da lettrice pensi di leggere prima di vedere il film?
Da piccola avevo il soprannome di “barlafus” (oddio, non sono sicura d’averlo scritto giusto perché un pochino il dialetto comasco lo parlo… ma in quanto a scriverlo, 😁) perché mi capitava di fare qualche pasticcio e mi dicevano “Te se un barlafus!”, 😁. Sei gentilissima Claudia, grazie, 😊.
Mannaggia, chissà che seccatura, ma sono sicura che saprai trovare la soluzione per quanto riguarda il tuo blog, 🙂.
È una cosa che devo assolutamente imparare a fare: prima il libro, poi il film… me lo ripeto in continuazione ma ho la testaccia dura e spesso faccio l’incontrario, 🤦♀️😁.
Barlafus! <3 anche noi usiamo dire così!
Per noi cambia il modo di dire il verbo ovvero “t’e un barlafuss” invece del tuo “te se” ma direi che è un dettaglio.
Eh! Non me lo dire! Anche io spesso vedo il film prima di leggere il libro, anche perché la mia lista di libri da leggere è lunga come la via lattea … dunque sicuramente i film sono più immediati.
Non dire che sei una testa dura, perché so che anche tu hai sempre cataste di libri da leggere!
Mi sa che le nostre wish list libresche hanno un qualcosa in comune… sono infinite “verso l’infinito e oltre!”, 😄. Chissà se riusciremo mai a renderle un pochino più contenute… anche se mi sa che, quando si scoprono nuovi libri che si vorrebbero leggere, si finisce sempre per aggiungere nuovi titoli, 😉.
Esatto!
Direi che è una partita persa: ci sono sempre nuovi libri da leggere!
Ultimamente mi sto tenendo alla large dalle librerie perché come si fa a non venire via con qualcosa??
Tra l’altro in questo periodo sto leggendo meno del solito e dunque impiego ancora più tempo … Tu invece sei molto veloce: le tue recensioni si susseguono nel giro di pochissimo! Complimenti!
Eheheh, ti capisco suuuper bene, 😉: le librerie, ma anche solo il reparto libri dei super sono una vera tentazione per chi legge, 😉. In generale centellino le letture, sia quelle belle che quelle meno, altrimenti sarei capace di leggere anche 3-4 libri alla settimana. Se un libro, poi, mi piace davvero tanto è molto difficile resistere alla tentazione di non centellinare la lettura perché mi piace godermi ogni parola, ogni riga, ogni singolo pagina e capitolo che leggo, 😊.
Veramente??!
Caspita per me tu leggi già moltissimo così, non immaginavo stessi centellinando!
Ma che BELLO!! Tanti tanti complimenti davvero Eleonora.
Sì, 🙂.
Quando ancora andavo alle superiori durante l’estate, finiti i compiti, avevo sempre un libro in mano e lì, rispetto ad oggi, non centellinavo per nulla le letture… con il risultato che ero praticamente di casa alla biblioteca del mio paese, 😁. Frase standard della bibliotecaria appena mi vedeva entrare: “Già finiti tutti? Sei venuta a fare rifornimento?”… credo che la mia scheda-prestiti personale sul computer della biblioteca deve aver assunto le sembianze di una piccola libreria, 😄.
Grazie, 😊: a te, oltre che ad augurarti una meravigliosa serata, ti auguro tantissime e bellissime letture, 😀. Evviva i libri! Evviva chi legge e ama la lettura, 🩷🩷🩷!
Ma STUPENDERRIMO!!!
Devi davvero essere orgogliosa di questa tua fama!
Purtroppo non ce ne sono molte di persone come te.
Ti ringrazio di cuore per l’augurio che sicuramente accolgo con gioia perché ultimamente non sto leggendo come vorrei.
E mi unisco al tuo evviva i libri e chi legge e ama la lettura che per me è un arricchimento oltre che un ottimo modo per impiegare il tempo.
È già aumentato parecchio, ma 2€ mi sembrerebbero davvero eccessivi… Credo che ridurrei i caffè al bar, onestamente
Eh! Il problema cara Maria è che si tratta di ridurre in generale su ogni fronte ormai …
Però il caffè in particolare mi sta a cuore perché io lo vedo anche come un simbolo.
Bello e affettuoso il richiamo al caffè sospeso. Per il resto, cara Claudia, ho lavorato dieci anni per un’azienda produttrice di caffè e confermo tutto quello che hai scritto, sia per la situazione in generale (meno materia prima, cambiamento climatico – e vale anche per il cacao) sia perchè dobbiamo deciderci a spendere di più per mangiare, se vogliamo mangiare cose di qualità. E vale per tutto, dal caffè a colazione alla frutta di fine pasto. Spenderemo meno per altro
Carissima Paola ti ringrazio!
Devo dire che noi, vuoi per una ricerca di equilibrio nelle nostre abitudini, vuoi per esigenze di causa maggiore, noi stiamo davvero sintetizzando e selezionando molto in termini di acquisti.
In generale, compriamo quello che andremo a consumare infatti sia il nostro frigorifero che la nostra dispensa mostrano sempre spazi vuoti.
La tua esperienza del settore emerge tutta forte e chiara, infatti il concetto che esprimi è parte di quello che scriverò prossimamente.
Arianna, Presidente di Associazione Caffè Trieste, mi ha illustrato quello che è un po’ il loro progetto / concetto, che non ho riportato direttamente qui, per non mischiare gli argomenti e per non mettere troppa carne al fuoco, anche perché giustamente il costo della materia prima è solo una componente del prezzo finale, sul quale giustamente Arianna lascia la parola agli esercenti.
E qui arriviamo alla seconda parte del tuo commento.
Anch’io non riesco a rispondere ad altri commenti, e allora aggiungo: è vero che alla fine tutto ricade sul consumatore, ma è altrettanto vero che anche il produttore subisce aumenti di ogni genere (ora le accise sul diesel, e chi trasporta le merci incluso gli alimenti? I camion che vanno a diesel). Insomma, se ho un negozio di alimentari e aumenta la luce, le tasse, la merce che compro, per forza devo alzare i prezzi. Attenzione: nè io nè i miei famigliari siamo commercianti! Ho fatto solo un ragionamento logico. Del resto, anche il barista (in questo caso) avrà il suo rimbalzo in negativo quando le persone si fermeranno meno al bar
Innanzitutto chiedo scusa anche a te per il disagio: sto già cercando di capire cosa sia successo stavolta.
Altro che tela di Penelope … mi sento un po’ come in quelle situazioni paradossali e frustranti … ho conquistato risultati eppure per ogni azione è come se WordPress mi ricordasse che le cose non sono semplici ….
Il problema è che io ci impiego davvero tempi biblici per uscirne ogni volta.
Per un certo periodo ho pensato di essere ultra boomer senza speranza, poi ho capito che in realtà anche per i più esperti c’è sempre qualcosa che imprevedibilmente va in conflitto, tra aggiornamenti e implementazioni. Ma non mi arrendo!
Detto questo ti ringrazio di cuore per avere per ora risolto aggiungendo un altro commento.
Sono d’accordo sul fatto che gli aumenti incidono in maniera pesante ad ogni livello e, da dipendente, sono grata a tutti coloro che con le loro piccole o grandi imprese si impegnano a far funzionare motori che danno lavoro, senza i quali non potremmo avere il caffè nemmeno a un euro.
Il secondo commento almeno mi permette di ringraziarti di nuovo Paola!
Grazie per aver menzionato il Tavolo. Eccomi qui.
Gli aumenti sono dolorosi per tutti, ma, come scrive Paola, dobbiamo renderci conto che se il prezzo è troppo basso a farne le spese è la qualità del prodotto, non solo del caffè. Quindi dobbiamo deciderci a spendere meno e meglio, in ogni settore.
Inoltre, se un imprenditore non rientra nelle spese, i primi a rimetterci sono i dipendenti. Infatti spesso ci lamentiamo perché in molti settori – soprattutto ristorazione e turismo in generale – gli stipendi sono troppo bassi a fronte di orari di lavoro terribili.
Per il caffè sospeso, io non credo che a Napoli si rinuncerà a questa abitudine storica. Una volta molti compravano il giornale, ora che il giornale in edicola non si compra più, si potrà destinare quella somma al caffè. Scherzo, naturalmente.
Ti posso dire che io qui da noi a Ischia a volte lascio il caffè sospeso; mi capita soprattutto quando vado al bar e mi ritrovo senza le amiche del tavolo. Per me il caffè è un rito da condividere, se sono da sola mi invento una persona a cui offrire una buona tazzina.
Appena possibile condividerò il post sui miei social, interrogando la gente di Napoli. Vediamo un po’ cosa rispondono. Buon caffè e un abbraccio
GRAZIE di cuore a te Laura per aver accolto l’invito!
Ecco: tu sollevi un altro annoso e grave problema, ovvero le condizione lavorative di alcuni settori.
Personalmente, parlo in generale, evito esercizi commerciali che vendono prodotti a prezzi non congrui. Tutti cerchiamo di risparmiare, ma allo stesso tempo sappiamo bene che acquistare al di sotto di determinate soglie significa danneggiare l’economia ma soprattutto la società in generale.
Raccolgo anche la tua battuta sui giornali e ti confermo che sostituirei molto volentieri il caffè con il quotidiano, anche considerato che non ci sono paragoni in termini di qualità, e qui mi fermo.
Parlerei piuttosto di cose BELLE come questa tua abitudine di lasciare il caffè sospeso quando non ci sono le tua amiche. Lo trovo un pensiero stupendo, di generosità ma anche di apertura verso il prossimo: amico può essere chi ancora non si conosce.
E soprattutto è un messaggio STUPENDO per il caffè: da condividere sempre.
Contraccambio l’abbraccio con affetto Laura, buon caffè a te!
Nel bar che frequento di solito hanno affisso un foglio, qualche tempo fa, nel quale hanno spiegato l’aumento del prezzo del caffè per poter garantire la qualità. Hanno anche scritto che, se dovessero intervenire variazioni, abbasseranno il prezzo. Chissà, adoro il caffè ☕️
Trovo molto trasparente oltre che fuori dal comune l’aggiunta dell’ipotesi di un eventuale ribasso, in effetti non capita molto spesso: i prezzi che hanno subito aumenti in genere non si riducono .
In caso, mi aggiorneresti per favore? Sarebbe davvero una notizia da diffondere!
GRAZIE Valy!
Io adoro leggere frasi come la tua conclusione 🙂
Mi fa molto piacere, Claudia, certo che ti aggiornerò. Era l’unico bar della zona a far pagare 2,40 un cappuccino e un cornetto. Ora costano 2,70.
Pensa che il bar che frequentavo prima era arrivato a far pagare tre euro. Ha ribassato a 2,70.
Nel bar vicino da me il caffè ☕️ costa un euro.
L’estate scorsa c’era stata una polemica per il gelato. Sono aumentati i prezzi già da qualche anno, volevano far pagare la panna a parte.
Siamo in Provincia, non a Roma. In proporzione costa meno il caffè di Sant’,Eustachio.
Alla stazione 🚉 Termini di Roma c’è un bar che vende il caffè ☕️ con la miscela del Sant’Eustachio. In quel bar un cappuccino “normale” costa due euro, ma è molto buono e ti danno una bella tazzona abbondante. Scusa, ho scritto un poema. Buona serata ✨️ 😀
No no Valy nessun poema!
Anzi ti ringrazio infinitamente perché ci hai raccontato del caffè Sant’Eustachio che ancora qui mancava!! Sicuramente terrò presente per approfondire meglio.
Molto interessante anche il bar della stazione Termini, che suppongo non abbia problemi relativamente alla quantità di clienti!
E trovo che sia molto importante ciò che hai raccontato circa l’aumento a tre euro e la successiva “marcia indietro” a due e settanta perché rientra proprio nelle considerazioni che stavamo facendo: aumentare il prezzo porta sicuramente a dover considerare la diminuzione delle vendite, perché per quanto siamo tutti d’accordo sul valore, rimane inevitabile dover rinunciare a qualcosa, dato che le persone hanno sempre meno capacità di spesa.
Detto questo la seconda considerazione che faccio è più personale: qui la colazione in Piazza Ducale costa praticamente il doppio … e non è che sia propriamente il Sant’Eustachio … *)
Buongiorno Claudia,
sono contenta di averti raccontato un po’ di cose, allora.
Sicuramente l’altro bar avrà avuto un calo di vendite ed è tornato ad un prezzo più in linea con gli altri bar. Pensa che fino a qualche anno fa il costo era di 2,20. In proporzione costa più di Roma. Ci sono tante persone che hanno chiuso la loro attività e molti hanno perso il lavoro.
Per un lungo periodo non mi vergogno a dire che il caffè ☕️ lo prendevo a casa. Mi sembrava uno spreco. Ma di sicuro quello del bar è più buono. Ti abbraccio e ti auguro un buon weekend!
Assolutamente non c’è nulla di male nel caffè a casa! Anche noi lo beviamo al bar slo quando si può: a prescindere dal prezzo non è comunque sempre possibile andare fuori per motivi di orari, o motivi logistici, o di impegni, traffico e chi più ne ha più ne metta.
Hai ragione: molti hanno dovuto chiudere l’attività e dispiace moltissimo. Il fallimento è per tutti, tutti perdiamo, perdiamo servizi, perdiamo vivibilità, socialità, opportunità, “biodiversità commerciale, se mi si passa il termine.
Il paragone provincia / città che fai è corretto, figurati che noi invece siamo una eccezione: qui è provincia eppure a sentire i prezzi sembra di essere in centro a Milano …
Ti ringrazio tanto Valy! Contraccambio l’abbraccio e auguro buon weekend anche a te!
A te passerei qualunque cosa, non solo il termine. Hai perfettamente ragione, Claudia. Sai, oggi sono tornata in quel bar, alla Stazione 🚉 Termini, per prendere il caffè ☕️ ne avevo bisogno. Sono rimasta molto delusa, il costo è di 1,50. Non mi è nemmeno piaciuto. Ne fanno di vari tipi, uno addirittura costa 2,60. Mi sono chiesta se fosse d’oro. Allora, in proporzione costa meno il cappuccino. Due euro, ti danno una bella tazza piena ed è molto buono. Sarei stata curiosa di provare quel caffè ☕️ ma 2,60 mi sembra un prezzo scandaloso. Non oso immaginare come sarà Roma nel 2025 con il Giubileo. Oggi c’era la fila anche per andare in bagno. Ovviamente a pagamento, un euro, altrimenti, in alternativa, esercizi per il pavimento pelvico. Ma dico io, c’è anche chi un euro in tasca non ce l’ha.
Hai ragione, quando un’attività chiude, il fallimento è di tutti, oltre ad essere davvero triste 💔 ti auguro una buona serata!
Grazie tante a te, Claudia, un abbraccio ❤️
Contraccambio di cuore!
Grazie di cuore Valy!!
Dunque riguardo al caffè a un euro e cinquanta in pratica ci indichi un notevole step verso i due euro!
Quello a due e sessanta a questo punto diventa una “degustazione” e lo vedo rientrare nel discorso relativo alla seconda parte dell’intervista della presidente di Triestespresso, in pratica verso il concetto di prodotto di qualità non per tutti.
Ho diviso in due per non mischiare gli argomenti, ma il tuo contributo è una importante conferma che giunge da un punto geografico diverso ma proiettato nella stessa direzione.
Riguardo ai servizi in effetti trovo vergognoso anche io, anche se capisco gli esercenti in determinate location, che si vedono addossato un problema che il comune dovrebbe prevedere e gestire.
Alla fine non so lì, ma qui il risultato è che sempre più incivili scambiano le strade per latrine a cielo aperto.
Altro che regresso ….
Grazie ancora e buona serata a te!
Sono contenta di esserti stata utile, poi anche ad Aprilia, in provincia di Latina, c’è un centro commerciale, Aprilia due. Dentro vi sono alcuni bar che preparano caffè ☕️ speciali che possono costare anche 2,90.
Lo stesso accade alla Stazione Termini, a Roma, e credo un po’ ovunque ormai. Buona serata Claudia
Carissima Valy il mio viaggio di tazzina in tazzina inizia ufficialmente una nuova sotto-rubrica ovvero i caffè “degustazione.”
Prima tappa: Roma Stazione Termini.
Seconda tappa: Aprilia, Aprilia due.
E la musa ispiratrice sei tu.
Valy grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Io per un buon caffè sarei disposta a spendere anche di più, ma se i prezzi continuano a salire e gli stipendi restano invariati, o peggio scendono…la vedo molto dura! Ciao. Elena.
Ciao Elena! BENVENUTA!
Hai ragione: il problema non è tanto il riconoscere il valore del caffè, sul quale siamo tutti d’accordo direi, quanto la disponibilità economica che si riduce drasticamente e in maniera inversamente proporzionale. Esattamente come dici: prezzi più alti, stipendi più bassi, purtroppo °)