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Questo libro è stata una scelta di Lorenzo.
Edito da Uovonero La bambina dimenticata dal tempo è stato scritto da Siobhan Dowd: nata a Londra da genitori irlandesi.
Ed è proprio l’Irlanda, in particolare l’Irlanda del nord, che la lettura ci porta a scoprire e a conoscere.
La storia per così dire “principale” si svolge nel 1981 e si ispira a fatti realmente accaduti a Long Kesh.
In qualche modo ritorno dunque a parlarti di The Troubles ma non solo.
In questo libro si trovano Famiglia, Onestà, Amicizia, Speranza, Sacrificio, ma anche sorpresa perché molto spesso le cose non sono come sembrano.
Siobhan Dowd è stata vincitrice del Premio Andersen nel 2012, finalista al Premio Strega e le è stata conferita la Carnegie Medal postuma.
… purtroppo un cancro le ha impedito di continuare a scrivere interrompendo la sua vita a 47 anni.
La sua storia personale mi ha colpita molto e come mi capita spesso, le sensazioni che avverto mi portano a ritrovare dettagli che in qualche modo trovano una ricollocazione nella mia storia e nel mio mondo.
Nel 1984, anno che occupa un posto particolarmente importante tra i miei ricordi, Siobhan entra a far parte del PEN International organizzazione che si occupa di celebrare la letteratura, difendere la libera espressione (e lo sottolineo perché ultimamente sta diventando un concetto molto meno scontato), proteggere gli scrittori a rischio, supportare gli scrittori in esilio, promuovere i diritti linguistici.
Con i guadagni e le royalties per la vendita dei suoi libri Siobhan ha voluto dare ai giovani l’opportunità di leggere e apprezzare la letteratura fondando The Siobhan Dowd Trust a sostegno di progetti meritevoli.
Amore per la scrittura, amore per la libertà, amore per i ragazzi, amore per l’Irlanda = massima stima.
E riguardo a “la bambina dimenticata dal tempo” … cos’altro possono significare queste parole?
Grazie per il consiglio di lettura. Buon weekend, Claudia!
Sono io che ringrazio te!
Buon weekend Luisella!!
Grazie! Non la conoscevo!
GRAZIE a te Luisa!
Anche per me è stata una scoperta grazie alla scelta di lettura di mio figlio: se gira un libro o qualcosa di scritto per casa … non posso non leggerlo anche io! 😉
Certamente un argomento su cui riflettere di questi tempi, ma la lettura di un simile libro, a dirla tutta, non mi ispira… Magari in futuro. 🙂
Trovo sia giusto prediligere letture che siano di ispirazione: già troppe volte capita di incorrere in delusioni, talvolta anche cocenti, leggendo libri che teoricamente dalle premesse avevano suscitato grandi aspettative, invece poi …
Grazie Alessandro!
Sono cresciuta a pane e Giallo, virando poi verso saggistica e classici. Il genere Giallo, che tanto ho amato, ho dovuto abbandonarlo poiché lo trovavo sempre più precipitante verso spiagge di cose già viste ma riscritte male… non so se mi sono spiegata. Quelle volte in cui ho riprovato, è stata una delusione. Ho dei grossi problemi con gli autori contemporanei, moderni Mmh dipende. Però la tua presentazione è molto carina, un buon consiglio. Chissà…
Ti sei spiegata talmente bene Lu!
Praticamente hai espresso il mio pensiero, molto meglio di come avrei fatto io.
I miei primi libri del cuore sono stati i libri di Queen Agatha: innamoramento al primo e successiva dipendenza.
Poi sono passata a tanti altri gialli. Alcuni anche degni.
Ma hai ragione: parliamo di un genere praticamente estinto … ogni tanto ci riprovo, qualche volta trovo anche premesse discrete .. ma poi …
Questo libro contiene una parte di “investigazione” che rimane molto relegata, sbrigativa e secondaria, non si può definire un giallo. Ma tenuto conto di questo, nel complesso non mi è dispiaciuto, considerato il racconto di un frammento di vita in quel momento storico in Irlanda.
Anche per me il 1984 è stato un anno importante! Per il resto, grazie del consiglio di lettura, ho molta stima del premio Andersen, quindi è senz’altro un buon libro. Un abbraccio Claudia.
Belle BELLE queste coincidenze della vita Paola!
Ed è vero: anche per me Andersen è un po’ uno di quei nomi magici … come se avesse il potere di trasformare in fiaba qualsiasi cosa.
Contraccambio l’abbraccio e ti ringrazio TANTO!
Non la conoscevo. Grazie
GRAZIE a te Laura!
Sei sempre benvenuta.