Questo articolo è disponibile anche in: English
Hai mai letto Donato Carrisi? Io come al solito funziono al contrario e ho iniziato dall’ultimo libro uscito: La casa dei silenzi.
Questo libro è stato un regalo, ed è stato anche il “contenitore” per un ulteriore regalo, immaginerai dunque quanto sono stata felice di riceverlo.
La casa dei silenzi è il quarto volume di quella che finora è una quadrilogia e arriva in libreria dopo i precedenti La casa delle voci, La casa senza ricordi e La casa delle luci.
Conosci qualcuno di questi libri?
Pietro Gerber, il protagonista, è un ipnotista specializzato in terapie pediatriche.
A proposito di ipnosi mi piacerebbe tanto conoscere il parere di Quarc: nel suo Tutto Vero Alessandro Depegi racconta le proprie esperienze dirette.
Riguardo al silenzio invece, vorresti dirmi qualcosa tu?
Intanto tengo a citare due frasi dal libro che mi hanno colpita:
Le persone tristi non possono far male a nessuno proprio perché conoscono bene il dolore.
Ogni persona ha un sogno indelebile. Un sogno di cui serba il ricordo per tutta la vita. Spesso non esiste nemmeno un motivo particolare perché sia così, spesso non si tratta affatto di sogni memorabili.
Ormai sai bene che ho un debole particolare per i sogni ma siccome non sono normale, non riesco a ricordare un sogno indelebile purtroppo.
Posso però parlare di elemento ricorrente: acqua.
Tu?
Due cose ricorrenti nei miei sogni. La casa di quando ero bambina e il volare. Cose comuni, soprattutto quando il mondo sembra ostile.
Il libro mi intriga. Aggiunto all’infinita lista di letture.
Cose comuni ma anche molto significative direi!
Ovviamente io non ho certo le competenze per interpretare, ma da semplice “profana” attribuisco sempre una grande importanza al concetto di Casa che per me è il rifugio in assoluto e non attiene alla costruzione ma al luogo in cui ci si sente BENE.
Volare poi … libertà, leggerezza, respiro pulito.
Molto molto BELLO Pat.
E sì: hai ragione, il mondo sembra sempre più ostile purtroppo.
ho già sentito nominare questo autore…
ho anche letto sul web… che ha anche diretto dei film tratti dai suoi stessi libri…
riguardo ai sogni…
a volte sono talmente brutti o dolorosi… che è meglio non parlarne…
in ogni caso… non fa male… almeno sognare ad occhi aperti…
una buona giornata a te… 🤗☀️ Claudia!
Esatto Cinzia: ha iniziato come sceneggiatore tra l’altro.
Mi dispiace molto per i tuoi sogni dolorosi: svegliarsi da un incubo lascia sempre bruttissime sensazioni ma ti ringrazio per aver aggiunto un concetto molto importante!
Sognare ad occhi aperti!
Che le persone tristi non possano fare del male ne dubito fortemente
Ecco Allegro in effetti questo è vero e trovo molto interessante come io abbia associato il concetto di persona triste alla mia visione e al mio modo di vivere la tristezza, senza considerare evidenti opzioni differenti come tu giustamente sottolinei.
Ti è anche capitato magari?
Di Carrisi conosco La ragazza nella nebbia e Io sono l’abisso e ho visto anche i film tratti da entrambi, che mi sono piaciuti molto. Sono storie molto angoscianti, però, quindi devi essere preparato alla lettura. Sui sogni ricordo che da ragazza sognavo spesso il mare, in tempesta come piace a me; allora era un sogno ricorrente. Da adulta ho un sogno ricorrente che riguarda una casa, in cui non sono mai stata, ma la sogno sempre identica, con particolari che riporto fedelmente da un sogno all’altro, a distanza di tempo. E’ una cosa un po’ inquietante, perché mi chiedo come faccio ad avere un’immagine così nitida di un luogo che non ho mai visto e che probabilmente non esiste nella realtà. Nel sogno la casa mi appartiene e devo arredarla, anche se ci sono dentro dei mobili, che non sono miei, e che devo decidere se tenere o cambiare. Ciclicamente rifaccio questo sogno, e la casa è sempre uguale, come se stesse lì ad aspettarmi.
Ecco invece a me mancano sia i libri che i film ma pian piano recupererò!
In effetti anche questa lettura ha sfumature molto tetre e per certi versi inquietanti e devo dire che leggendolo ho avuto la netta sensazione che fosse pensato proprio per una trasposizione cinematografica.
Il tempo ci dirà.
Il mare in tempesta, dunque acqua anche tu!
La “mia” invece è sempre calma, sommerge ma mai in maniera spaventosa, anche se nemmeno la tua è spaventosa, visto che dici che è così che a te piace il mare.
Di nuovo la Casa! Elemento molto importante per me.
Questa cosa dei particolari sempre identici è sorprendente e meravigliosa allo stesso modo.
Io non sono nessuno, cioè il mio è un parere puramente pour parler, ma penso che ci sia un motivo e che non è detto che questa casa non esista.
Anche il fatto di doverla arredare è stupefacente: quasi come una richiesta, di cura, di personalizzazione. Di te.
Io che sono pessimista in tutto non considero mai mai i sogni in modo negativo.
Mi vengono in mente le parole della canzone “take me home … to the place I belong …”
Nel tempo ho cercato di interpretarlo, forse si riferisce a particolari di me che devo sistemare. Forse la casa sono io, e ci sono cose di me che dovrei cambiare, o proprio eliminare. Chissà cosa vuol dirmi quel sogno.
Ottimo punto di vista!
Io penso alla Casa come luogo, come rifugio, come nido.
Ma è assolutamente vero che anche noi siamo “contenitori” di emozioni.
I mobili che devi decidere se tenere forse rappresentano insegnamenti ricevuti, mi sembra di capire che tu non li percepisca in maniera sgradevole.
Cosa vuol dire esattamente forse non si saprà mai, è proprio questo che mi affascina dei sogni e non ti so dire quanto mi arrovello sui miei quando cerco a tutti costi delle risposte oggettive quando invece il significato è del tutto personale ed è solo dentro me stessa.
Raffa è capitato che sognassi mia mamma e non si è mai trattato di ricordi, cioè di momenti già vissuti, quindi avrei voluto trovare dei messaggi che in realtà forse non c’erano.
Per non parlare dei dèjà vu. A me sono capitati.
Saranno stati sogni anche quelli?
Faccio fatica a ricordare i sogni, al massimo qualche sprazzo, ma mai un sogno intero. Mi piacerebbe, ma proprio non li ricordo.
Non è “facile” ricordare i sogni, soprattutto perché non dipende dalla nostra volontà.
A me capita quando mi riaddormento per breve tempo al mattino ma poi mi devo svegliare.
Non sono esperta dunque la mia è solo una ipotesi basata su ciò che accade a me, ma suppongo che accorciando tutto il processo, il fatto di svegliarmi entro un margine di tempo ristretto faccia sì che alcuni frammenti del sogno non siano ancora svaniti dalla mia mente.
Quando mi capita sono troppo felice e mi concentro proprio per cercare di dimenticare il meno possibile.
Buongiorno Claudia, conosco Donato Carrisi perché sento spesso parla re di lui, ma non ho mai letto alcun suo libro. La frase sulle persone tristi è veramente memorabile, bella citazione. 😀
Buongiorno Nadia!
Idem: questo è il primo libro che leggo nonostante ne abbia scritti parecchi, nonostante film, sceneggiature e quant’altro.
Sono felice che la citazione sia piaciuta anche a te!
Non mi capita spesso di leggere frasi che mi colpiscono così tanto.
L’acqua è sempre rilassante e insieme al silenzio è un vero toccasana. Buon fine settimana Claudia!
In effetti ho sognato acqua in moltissimi modi, ma mai in nessun sogno è stata inquietante, seppur a volte arrivava a sommergere.
Acqua e silenzio come toccasana sono un ottimo consiglio che ti ringrazio molto per aver aggiunto!
Davvero avremmo bisogno tutti di momenti di parentesi per noi stessi, per i nostri pensieri, o anche semplicemente per riposarci da tutto il “rumore” che ci circonda.
Abbraccione e buon fine settimana anche a te cara Silvia!
Non amo i gialli quindi non conosco questo autore, ma credimi, nemmeno io ricordo mai i sogni, anche quelli che mi lasciano dentro un’emozione
Più che giallo questo in particolare è un thriller psicologico.
L’emozione che ti rimane è comunque un’impronta del sogno. Stupendo, no?
Eckhart Tolle ha scritto che
“L’emozione sorge laddove corpo e mente si incontrano”
penso che si possa dire che vale anche per l’inconscio, che ne dici Paola?