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Memento mori sono le parole, scritte in maniera originale, che appaiono sul sito ufficiale dei Depeche mode sotto a un countdown in rosso.
Memento mori è il titolo del nuovo lavoro dei Depeche Mode in uscita il 24 marzo.
Ti capita mai di trovare particolari connessioni su più livelli, rispetto a forme artistiche che rappresentano elementi che ti stanno particolarmente a cuore?
Ecco: sul profilo ufficiale Instagram trovi questo video che mostra, un po’ in stile speed painting, un enorme murales che raffigura ali … e tu sai che io ho un debole per le ali, vero?
Ma il mio legame con i Depeche Mode è molto molto lontano nel tempo: il mio primo concerto a Milano.
Tra l’altro Milano ricorre nella loro storia perchè Violator è stato in parte registrato proprio a Milano in zona Mecenate.
Leggendario l’aneddoto del suono dei passi sulla tromba delle scale, altro che percussioni elettroniche …
A proposito di Violator domani ricorre l’anniversario dell’uscita: 19 marzo 1990.
33, come gli anni di Jesus, quel loro Personal Jesus che hanno voluto personalizzare, umanizzare, rendere tangibile.
Feeling unknown
And you’re all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I’ll make you a believer
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Pelle e ossa
Accanto al telefono
Alza la cornetta
Ti renderò un credente.
Questo concetto espresso nel brano è stato in qualche modo reso reale con il lancio per promuovere il singolo: una idea semplicemente geniale.
In una pagina del Melody Maker appariva soltanto un numero di telefono accompagnato dalle parole Your Own Personal Jesus.
Chi chiamò il numero ebbe la possibilità di sentire il frammento “reach out and touch faith” seguito dal famosissimo riff.
Se non è storia della musica questa …
Tra l’altro non ti viene la nostalgia di quando i telefoni non ci seguivano in ogni minuto della giornata, e di quando non ci avrebbe mai sfiorato l’idea di “temere” numeri di telefono sconosciuti in quanto potenziale fonte di stalking commerciale?
Ma torniamo a Memento mori: significa “ricordati che devi morire.”
Io per fortuna o purtroppo non posso pensare a queste parole senza associarle a Non ci resta che piangere, quindi, anziché piangere, sorrido.
Ma anche Dave Gahan e Martin Gore vogliono intendere il loro Memento mori in senso positivo, come un Carpe Diem: vivi al massimo.
Come vorrebbe Fletch.
E dunque eccoli, nel video ancora una volta a cura di Anton Corbijn, che giocano a scacchi con la morte come ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman
Ghosts again … di nuovo fantasmi.
Il percorso della vita: dal cercare di rendere tangibile lo spirito, al pensare di essere felici anche dopo la fine di qualcosa.
Pensi che sia davvero il perfetto equilibrio tra malinconia e gioia come Dave Gahan?
Tu riesci a ricordarti che “devi morire”?
Lo so, posta così questa domanda sembra assurda, io spesso mi arrabbio con me stessa: quando mi lascio prendere dai deliri quotidiani invece di dare valore a ogni singolo giorno, a ogni singolo momento.
Dimmi che tu sei più brava/o di me.
So che succederà ma, per quanto possa sembrare strano, non ho paura di quel momento.
Come sempre tu dimostri una grande forza Pat.
Complimenti davvero di cuore e un abbraccio specialissimo.
No, non sono più brava di te, non è mica facile accettare l’idea di sparire, e non sempre si riesce a bilanciare con la consapevolezza del presente. Ma grazie per i Depeche Mode, che amo dalle loro prime note, e che anch’io ho visto tanti anni fa in concerto a Milano… chissà se era lo stesso?
Ma dai!!!!
Direi proprio di sì ma soprattutto direi che è meraviglioso pensare che ci siamo incontrate anche se indirettamente!
Sono i doni del destino.
Gli incroci delle vite.
Stupendo davvero!
Sarò sincera, quello che mi spaventa è soffrire, o finire allettata, per il resto non ho paura della morte in se stessa. Per quanto riguarda godersi ogni momento ho sempre cercato di farlo, ma mi riesce molto meglio da quando sono in pensione 😉
Anche io ho le tue stesse paure Sivlia, forse anche tu come me hai vissuto sulla tua pelle la sofferenza attraverso qualche persona cara.
Riguardo alla considerazione sul tuo miglioramento di attitudine da quando sei in pensione, lo prendo come un GRANDE valore aggiunto sul quale focalizzarmi nell’attesa, e con il quale consolarmi nei momenti in cui mi perdo dietro ai casini quotidiani.
GRAZIE Silvia <3
Sono stata ad un solo ‘concerto’, tra virgolette perché era minore; Country Music ovviamente… ma fu troppo pure quello. Troppa gente, troppo rumore, troppi input non per me.
Morire… il mio biglietto per il termine di una corsa che detesto sempre più. Mi consola il fatto che non potrò vivere più di quanto ho già vissuto. Allegria! 😅
Non credo che la country music sia minore, soltanto qui è meno diffusa, ma scommetto che quel concerto è stato altrettanto entusiasmante.
Hai ragione quando dici troppi input, un concerto è davvero come un enorme megafono ma non soltanto per quanto riguarda la musica. Io però ci trovo vita, è come se mi ricaricassi, è come se facessi una scorpacciata di allegria che mi rigenera.
Per il resto la corsa riserva sempre più cose detestabili, come dici tu, su questo concordo, però ogni tanto ci sono anche doni, conoscere te, per esempio, e allora io sono grata.
Sei unica Lu, non cambiare mai! <3
Non ci penso, pur avendo sfiorato la morte per ben tre volte, apro gli occhi la mattina ringraziando per il nuovo giorno e per tutto ciò che vedrò e vivrò. Non è superficialità, è guardare il mondo.
No: assolutamente non è superficialità, è saggezza Paola, e io la ammiro TANTISSIMO.
Un abbraccio, anzi tre abbracci davvero con tutto il cuore.
Quando succederà spero che sia una cosa rapida ed indolore: il pensiero di soffrire a lungo non nego che mi terrorizza. Ma per il momento tengo ben lontano questo pensiero dalla mia mente e mi godo la vita giorno dopo giorno, pensando sempre in positivo e con il sorriso sulle labbra, 🙂.
Tu sei davvero una bella persona Eleonora, e il tuo sorriso è talemtne bello che mi arriva fore e chiaro, e riesce a far star bene anche me.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Sei davvero gentilissima Claudia, 😊.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE a te, 🤗😘🤗😘🤗😘.
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Fantastici, li adoro. (E tu sei sempre più brava!)
Li adoro anche io. (E tu sei sempre troppo buona!)
GRAZIE Gabriella <3
Neppure io riesco a dare valore ad ogni singolo momento, e quando me ne accorgo mi rattristo
Quello che non vorrei che succedesse è che, arrivato il momento di andarmene, rimpiangessi di aver sprecato inutilmente uno, due, tre momenti della mia vita
Non lo vorrei nemmeno io.
In effetti mi sono spesso fermata a riflettere sul tipo di pensieri che possono passare nella testa nel caso in cui ci si renda conto di essere alla fine, ma le variabili sono talmente tante che chissà …
GRAZIE Luisa.