RACCONTI NANI NON DEMOCRISTIANI

RACCONTI NANI NON DEMOCRISTIANI

L’ultima lettura che devo a Manuale di Mari è Racconti nani non democristiani di Andrea Francavilla.

I racconti sono nani per quanto riguarda la lunghezza ma emerge subito la capacità dell’autore di evocare situazioni e contesti nel giro di poche parole costruendo i personaggi attraverso i loro dialoghi.

 

I racconti non sono democristiani, tu personalmente come interpreteresti questa definizione?
L’autore tra i ringraziamenti cita un amico proprio per questo titolo.

Questi Racconti nani non democristiani hanno un denominatore comune: una notte di piogga.

 

Non so tu, se penso alle parole “notte” e “pioggia” immediatamente mi viene in mente la famosissima frase dal film Il corvo: Non può piovere per sempre.


Si tratta di una frase che mi accompagna da molti anni, come una sorta di mantra nei momenti difficili.

 

Ti piace la pioggia?
Quando piove esci volentieri?

I protagonisti del libro sono quello che si potrebbe definire un repertorio di varia umanità e ben rappresentano disagi, fragilità, errori, dubbi, imperfezioni, e tutte le variegate sfaccettatura delle difficoltà del vivere.


Faccio i miei complimenti all’autore per come ha saputo chiudere il cerchio.

Racconti nani non democristiani è un’opera prima ma mi auguro che potremo presto leggere ancora Andrea Francavilla.


Nella sua bio si dice convinto che dietro ogni problema si nasconda un’opportunità e io personalmente ho solo da imparare.

 

A HAUNTING IN VENICE

A HAUNTING IN VENICE

Se dico A haunting in Venice tu a cosa pensi?

Curiosità, entusiasmo e anche un pochino di timore, per me.

Cosa succede quando più cose che ti piacciono particolarmente si sommano miscelandosi tra loro?

La ricetta perfetta.

Però il rischio aumenta perché l’aspettativa è alta.

E direi che questo è sicuramente il caso di A haunting in Venice cioè il nuovo film in uscita nel 2023 che vedrà Kenneth Branagh recitare sotto ai baffi per antonomasia: quelli di Hercule Poirot

Il primo elemento che mi colpisce: Venice!
La mia” Venezia, ormai lo sai.

Ma di quale libro di Queen Agatha stiamo parlando?

A haunting in Venice nasce da Hallowe’en party, libro pubblicato nel 1969 che, per la sciagurata consuetudine di tradurre, in Italia è diventato Poirot e la strage degli innocenti.

Leggiamo insieme qualche riga dalle prime due pagine?

Oppure possiamo ascoltare

 

Agatha Christie dunque ci riporta sull’argomento Ognissanti

Ma … Venezia?

In una dichiarazione condivisa con la stampa, Branagh ha dichiarato: “Questo sviluppo del personaggio di Hercule Poirot, così come del franchise di Agatha Christie è basato su una complessa e poco conosciuta storia del mistero ambientata ad Halloween in una città pittoricamente incantevole…”

La sceneggiatura è a cura di Michael Green, tra i suoi lavori ricorderei Blade Runner 2049 giusto per sapere cosa ne pensi.

20th Century Studios ha descritto l’adattamento, scritto da Michael Green, come un inquietante thriller soprannaturale nel quale Poirot, ormai in pensione in un esilio autoimposto nella città più glamour del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo decadente e infestato, durante la quale uno degli ospiti viene assassinato. Il detective si ritrova così in un mondo sinistro di ombre e segreti.

Certo un bel salto di fantasia da Woodleigh Common … ma se si tratta di saltare a Venezia … ci fidiamo!

Tra l’altro Kenneth Branagh ha deciso di iniziare le riprese proprio il giorno di Halloween lasciando un dubbio: è stato annunciato il cast, ma per ora possiamo soltanto ipotizzare quali saranno i ruoli.
Vuoi provarci?

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