NOS GALAN GAEAF

NOS GALAN GAEAF

Significa notte delle calende d’inverno e rappresenta la fusione tra il capodanno celtico Samhain e la festa pagana in onore di Pomona, dea romana dei frutti, che veniva celebrata alla fine del periodo di raccolta agricolo come ringraziamento per i doni ricevuti.

Simbolicamente una sorta di momento di commistione tra il mondo dei vivi e quello dei morti in quanto l’idea della morte risulta in sintonia con la fase in cui la natura si spegne, per riposare durante l’inverno.

L’associazione al culto religioso, è una successiva sovrapposizione di Papa Bonifacio IV nel tentativo di convertire la festa pagana dando risalto alla fede cristiana e alla celebrazione dei santi: Ognissanti.

Dunque, a mio modestissimo parere, a proposito dei giudizi sulla versione americana, sarebbe bene che conoscessimo le nostre origini, e fossimo più propensi a tramandarle.

Personalmente io trovo che festeggiare Halloween con il classico “trick or treat” cioè dolcetto o scherzetto sia assolutamente divertente e che valga la pena far divertire bambini e non solo, perché i sorrisi non fanno mai male.

A maggior ragione in questo 2020, far sorridere bimbi e ragazzi, ma anche chi è diversamente giovane, dovrebbe essere una esigenza avvertita da chiunque, e se non è possibile uscire mascherati, non vuol dire che non si debba festeggiare nemmeno in casa.

Ci sono piccole cose che si possono preparare con minima spesa e ridotto dispendio in termini di tempo.
Cose semplici, da fare insieme, come ad esempio ritagliare pipistrelli di carta da appendere alle finestre, o preparare la torta teschio e i wurstel mummia.

Tu cosa pensi di Halloween? Hai qualche tradizionale abitudine o ricetta speciale?

Io direi che stavolta il nostro caffè può essere il Pumpkin Spice versione Keep Calm: doppia razione di cannella laughing che ne dici?

 

DALGONA COFFEE

DALGONA COFFEE

 

Mentre noi qui ci dimostriamo più un popolo di panificatori, esprimendoci in pizza, pane, e dolci di ogni genere, negli altri paesi impazza la Dalgona Coffee Challenge: deriva dalla Corea, dove sono iniziate prima sia la quarantena che la sfida.
Cosa significa Dalgona?
Il nome pare ispirarsi a cibo da strada coreano, più precisamente a uno snack a forma di lecca-lecca chiamato anche Ppogi. Il Ppogi / Dalgona è a base di zucchero caramellato e bicarbonato, che conferisce una consistenza spugnosa. Lo zucchero sciolto viene steso in forma tondeggiante su una placca e fatto solidificare apponendo formine con disegni di vari tipi alle quali è appunto fissato il classico bastoncino.
Come si associa al caffè Dalgona? Direi per la “fluffosità” (questa la Accademia della Crusca non me la passerebbe di sicuro).
Il principio iniziale potrebbe essere associato alla cremina che le nostre nonne preparavano con il primo caffè uscito dalla caffettiera e con lo zucchero.
Il composto ottenuto, in molti tra gli svariati modi di esecuzione con caffè solubile e fruste elettriche, viene posto sopra al latte freddo.
Forse noi qui non assoceremmo il risultato finale propriamente al nome “caffè”, ma l’aspetto è sicuramente molto invitante.
Tu hai già provato?
Se vuoi cimentarti:
due cucchiaini di caffè solubile
due di zucchero
due di acqua
e poi mixa

 la versione “keep calm” prevede anche un pizzico di cannella 🙂

 

 

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