FARAWAY

FARAWAY

Ringrazio Jessica Pini e Manuale di Mari per Faraway.

Faraway, lontano.

Ripetiamo spesso che la lettura ci porta lontano, in questo caso, il viaggio parte già dal titolo.

Sai che io non anticipo mai ciò che si scopre leggendo, quindi ti chiedo: a cosa corrisponde il tuo “lontano”?

Un luogo?

Oppure un concetto, magari: qualcosa di lontano da te.

Si può creare distanza nello spazio, nel tempo, nel cuore, nella mente.

Johann Wolfang Goethe ci ha lasciato questa riflessione:
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.

Sei d’accordo?

Spesso mi torna in mente Shrek e il regno di Molto Molto Lontano.

Faraway

Anche Jessica cita Shrek ma per un motivo diverso, l’ho colto comunque come un segno, una specie di affinità.

In particolare ho apprezzato i passaggi in cui il libro si sofferma sulla descrizione dell’ambiente con l’attenzione di chi ne ha a cuore l’importanza.

Jessica tiene poi il punto fermo sulla forza al femminile, declinata nelle varianti in cui può fare la differenza.

Lei stessa descrive un buon libro come un ponte verso altri mondi e un modo per vivere più di una vita contemporaneamente.

Ti lascio una delle sue presentazioni sottoscrivendo il messaggio:

Jessica invece mi ha lasciata in attesa di scoprire come proseguirà la storia: il suo Faraway è concepito per essere il primo capitolo di una saga.

Quindi non allontaniamoci troppo, teniamoci in contatto 😉

#FarawaySaga

ITALIA SLOW TOUR

ITALIA SLOW TOUR

Italia Slow Tour è un sito, Italia Slow Tour è un canale YouTube, Italia Slow Tour è molto di più.

Come si possono racchiudere in una descrizione due persone come Syusy Blady e Patrizio Roversi?

Syusy si descrive come un’artista eclettica, giornalista, attrice, conduttrice televisiva e tutto quello che le salta in mente.

Va detto che in quella mente finora sono saltate molte cose interessanti.

La bio di Patrizio è un complesso esibizionistico carpiato a doppio taglio narcisistico.

Nulla da aggiungere direi.

Quindi appare del tutto naturale come Patrizio possa essere stato folgorato da Maurizia mentre letteralmente governava un gruppo di ragazzini sulla spiaggia in quel suo splendore da Tap Model che poi avremmo scoperto tutti.

L’unione di due personalità diametralmente opposte eppure indissolubilmente complementari.

Insieme ci hanno regalato programmi come Lupo Solitario o L’Araba Fenice che hanno fatto storia, e sono diventati I Viaggiatori per antonomasia.

Turisti per caso.

Prima di Pechino Express, prima dei Travel Bloggers, prima dei Nomadi Digitali, Patrizio e Syusy ci hanno insegnato il vero spirito del Viaggio

Grazie a loro abbiamo visto luoghi lontani e inediti, scoperto vita reale, osservato cibi, imparato usi e costumi.

Esperienze basate su due immancabili ingredienti: rispetto e ironia

L’ironia di Syusy e Patrizio è l’elemento che amo da sempre, per questo ti consiglio di seguire il loro Syusy e Patrizio News

Un condensato di informazioni utili e interessanti raccontate con quel loro modo di essere sé stessi: Turisti per caso ma Artisti per merito.

L’ULTIMA CORSA

L’ULTIMA CORSA

L’ultima corsa è il titolo del mio racconto per il concorso Bisarca 2024 organizzato da Il Perdilibri.

Ti ho già parlato del Concorso Bisarca in occasione delle passate edizioni: ma cito direttamente: che si vince? La soddisfazione della partecipazione e dell’eventuale vittoria.

Colgo dunque l’occasione per ringraziare Il Perdilibri per aver accolto L’ultima corsa.

L’abitudinarietà è considerata come dipendenza, ma anche farsi domande è un’abitudine.

Eleonora però non è solita dubitare dei suoi programmi, a partire dalla sveglia: per la quale sono previste tre ripetizioni prima di alzarsi, ogni giorno, indipendentemente da stanchezza, condizioni atmosferiche, fame, o livello di stress.
Dopodiché è tutto calcolato, incluso il ritardo, un lusso offertole da un anonimo viaggiatore.
Tra i soliti pendolari si crea una sotto-abitudine di gruppo: una sorta di codice non scritto secondo il quale, invasori saltuari a parte, i posti vengono occupati in base a una specie di gerarchia acquisita nel tempo.
Eleonora ricorda il giorno in cui colui con il quale condivide il sedile le ha fatto cenno: “da oggi è libero” sono state le uniche parole diverse da buongiorno e buona giornata, che si sono scambiati in un periodo che può essere di mille giorni ormai.
Eleonora arriva alle sei e quarantatré minuti, certa di trovare il posto riservato dal suo compagno di viaggio, che come sempre appoggia la sua valigetta sul lato finestrino finché lei non lo raggiunge.
Tutto ciò che sa di lui è che si reca quotidianamente a Milano, che ascolta perennemente qualcosa agli auricolari, che predilige abiti classici e di buona qualità nei toni del grigio, e che usa un profumo con Vetiver come nota di fondo.
Ogni mattina si scambiano un singolo buongiorno ciascuno, Eleonora si siede, prende il libro dalla borsa e inizia a leggere.
In questi mille giorni avrà letto un centinaio di libri, tutti in rigoroso silenzio fino all’arrivo a Porta Garibaldi, quando il suo compagno di viaggio le augura buona giornata prima di scendere, lasciandola seduta ai suoi minuti di rito durante i quali lei aspetta che la folla si diradi.

Se vuoi, trovi il resto qui

Ma prima dimmi: per te quale potrebbe essere l’ultima corsa?

In effetti gli esempi sono tanti: libri, film, a livello personale però, il tuo primo istinto ti induce a pensare a ultima in maniera positiva o negativa?

LA VITA È UN BELLISSIMO E INTERMINABILE VIAGGIO ALLA RICERCA DELLA PERFETTA TAZZA DI CAFFÈ. Barbara A. Daniels

LA VITA È UN BELLISSIMO E INTERMINABILE VIAGGIO ALLA RICERCA DELLA PERFETTA TAZZA DI CAFFÈ. Barbara A. Daniels

La vita è un bellissimo e interminabile viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè.
Barbara A. Daniels

Prendo spunto da questa fantastica citazione per ringraziare Tomislav per aver colto il mio invito: sono sempre felice quando mi inviate le foto dei vostri caffè.

In questo caso Tomislav mi ha mandato l’immagine del suo caffè pomeridiano raccontandomi di aver trovato una nuova tazza più piccola rispetto a quella che era solito usare.

E guarda che belle anche queste pubblicità vintage!

C’è un cappuccino che irradia luce proprio a rappresentare un momento felice.

Felice come me che aggiungo una nuova tappa al Viaggio di tazzina in tazzina

Colgo l’occasione per mostrarti l’immagine di quella che era la mia tazzina preferita prima che ahimè si rompesse.

Non è un triste destino quello degli oggetti ai quali teniamo di più, il fatto che si rompano più facilmente o forse dovrei dire fatalmente, rispetto alle cose che ci interessano meno?

Capita anche a te o sono solo io ad essere un disastro ambulante?

Ricordo il momento esatto in cui mi sono resa conto che la tazzina mi era sfuggita di mano … lo senti anche tu l’eco del mio noooooooooooooooo?

Tu hai una tazza che prediligi in particolare? E se sì, sei riuscita/o a preservarla?

Tomislav ha sostituito la sua tazza con una nuova, la tua tazza da quanto tempo è con te? Quanti caffè ha visto?

Quindi, considerata la citazione iniziale:
La vita è un bellissimo e interminabile viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè.

Puoi dire di aver terminato il meraviglioso viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè?

NON MI DIMENTICO MAI DI CHIAMARTI AMORE

NON MI DIMENTICO MAI DI CHIAMARTI AMORE

Non mi dimentico mai di chiamarti amore è la silloge edita da Parallelo45 per la quale sicuramente “non dimentico” di ringraziare Carmelo Cossa e Manuale di Mari

È arrivato Febbraio, il mese di San Valentino, la ricorrenza romantica per antonomasia, così come romantico è l’animo dell’autore.

Carmelo Cossa colpisce sin da subito per come dichiara il suo amore: amore per la poesia.

La poesia diventa dunque il tramite per esprimere l’ idealizzazione dell’amore come espressione di sentimento totalmente armonizzante.

L’autore è come un cavaliere del dolce stil novo, nonostante la vita lo abbia portato lontano dalle sue radici.

Leggendo le poesie di Non mi dimentico mai di chiamarti amore ho avuto ho avuto una forte percezione di come il viaggio dalla terra di origine verso il luogo che gli avrebbe offerto una realizzazione lavorativa sia stato per Carmelo un elemento chiave.

Tra le poesie che ho preferito:

Con il cuore appeso perché mi sono ritrovata nel concetto di morsa notturna e anche nel paragone di panno liso steso però al sole.

Natura e vita perché ho trovato la personificazione della natura in prima persona una metafora capace di donare un potente senso di scorrimento, di vitalità e di armonia.

Magia di vita per il concetto del “ricominciare” del ciclo delle stagioni che si ripetono, ma ancor di più rivivono.

Parlando della sua Poesia, Carmelo Cossa cita anche Rita Levi Montalcini:

è meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita

cogliendo così nel segno di quella che oserei definire una missione di vita per lui: vive per la poesia e rende la poesia viva.

Dunque ti invito a soffermarti su Non mi dimentico mai di chiamarti amore e di pensare anche tu a quale “amore” la tua vita è dedicata.

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