CACCIA ALL’UOMO NERO

CACCIA ALL’UOMO NERO

Caccia all’uomo nero edito da Pav Edizioni: ultima lettura per la quale ringrazio l’autore Sabino Napolitano e Manuale di Mari

 

Indubbiamente un titolo che colpisce: “l’uomo nero” è una figura che spesso impariamo a conoscere fin dall’infanzia.

 

Il primo significato che la Treccani gli attribuisce è esattamente: uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini.

 

Tu ti sei mai sentita/o dire una frase simile?

 

Crescendo poi si impara che in realtà chi dobbiamo temere non è una figura immaginaria, per quanto tetra e oscura possa essere.

 

Quale potrebbe essere la personificazione dell’uomo nero secondo te?

 

Sabino ci racconta la sua attraverso una storia che parte da una sparizione.

 

Le indagini portano a una rosa di ipotetici sospetti che potrebbero essere “l’uomo nero” in senso forse più letterale che figurato.

 

La scrittura riporta al lettore uno spaccato di realtà e descrive la quotidianità di Bari che potrebbe però essere la quotidianità del luogo in cui vive ognuno di noi.

 

Ho apprezzato il realismo attraverso il quale l’autore racconta la storia, conducendo il lettore fino al modo in cui la Caccia all’uomo nero si conclude.

 

Segnalo il libro tra i vincitori di Giallo Festival per il migliore personaggio non protagonista.

Mi racconti qual è invece il personaggio protagonista delle tue paure

 

L’ESTATE VERTICALE

L’ESTATE VERTICALE

L’estate verticale di Chiara Sfregola edito da Fandango è il libro che ho ricevuto da Manuale di Mari che ringrazio.

Non so se tu hai già un’idea di come possa essere una estate “verticale” … io me lo sono chiesta, e nonostante abbia trovato la spiegazione nel libro, conservo la mia personale visione che si è creata dalla lettura.

Pensandoci ora, verticale potrebbe essere anche la spaccatura tra coloro che amano l’estate e coloro che la odiano.

Tu come vivi la stagione estiva?

Le protagoniste del libro vivono in estate gli avvenimenti emblematici delle loro vite: la linea temporale è infatti una staffetta di sette diversi figure femminili.

Molto spesso si dice “personaggi che ruotano attorno” in questo caso invece si muovono proprio in verticale, come in una discesa inversamente proporzionale al tempo che scorre, come una caduta.

Come l’estate che rappresenta in qualche modo l’origine di tutti gli eventi che colpiscono in successione come un domino.

Domino le cui tessere sembrano cadere ancora prima di essere colpite.

Perché sono tessere imperfette, insoddisfatte del loro ruolo.

Tutto sembra troppo facile ed è esattamente la facilità con la quale accadono le cose che le rende un contorno senza importanza, persino i successi, le situazioni prestigiose e la fortuna appaiono totalmente irrilevanti.

Quando niente ha più senso la costruzione stessa del libro cambia, come una ripartenza i cui passi inizialmente stentati e poco convinti si trasformano in un crescendo che corrisponde a una reale crescita.

Il lettore viene accompagnato all’epilogo con una scrittura letteralmente diversa, una forma che io amo particolarmente. 

E all’improvviso tutto torna.

LA FORMULA DI ERONE SUL PORTALE LETTERARIO

LA FORMULA DI ERONE SUL PORTALE LETTERARIO

La Formula di Erone sul portale letterario Manuale di Mari.

Ho nel cuore tre sentimenti con i quali non ci si annoia mai: la tristezza, l’amore e la riconoscenza.
Alexandre Dumas

Ringrazio sentitamente Manuale di Mari per avermi accolta sul loro portale letterario.

Ora La Formula di Erone è anche qui, oltre a far parte della Galleria dei libri in fiera.

Posso solo dire di essere estremamente onorata e rubo le parole alla Cantantessa: “penso di sentirmi … CONFUSA e FELICE” … 🎶

Nel caso in cui tu non conosca ancora Manuale di Mari, trovi l’essenza nello slogan: Poesia e Letteratura nei mari del web.

Trovo che i mari del web sia una bellissima definizione: non siamo forse tutti naviganti virtuali?

Anzi, direi meglio naviganti e sognatori virtuali.

Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano.
Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Luis Sepúlveda

Quindi La Formula di Erone sul portale letterario Manuale di Mari per me è innanzitutto un sogno, ma spero potrà essere anche un viaggio che mi condurrà verso la possibilità di imparare, scoprire e condividere.

 

TRA LE DITA DEI SOGNI

TRA LE DITA DEI SOGNI

Tra le dita dei sogni è il dono che ho ricevuto da Anna Calisti grazie a Manuale di Mari

La copertina del libro mostra una rosa rossa e Rosa Rossa è lo pseudonimo dell’autrice che in questo libro ha letteralmente messo il suo cuore.

E io con il cuore la ringrazio molto.

Le poesie di Anna dipingono l’Amore in tutte le sue forme, in tutte le sue sfaccettature, anche quelle dolorose, ognuna proprio come un petalo di rosa: delicato, profumato, colorato e vellutato.

Anna è nata lo stesso anno di mia mamma, ma prima ancora di scoprirlo mi ero già affezionata a lei.

In questo commento mi ha parlato di come sua madre preparava il caffè sulla stufa a legna, mi immagini, vero, mentre leggo con gli occhi a cuore?!

Per lo stesso motivo, la poesia di Anna che preferisco è Ricordi: mi ha trasmesso tutta la forza delle sue radici alle quali tengo moltissimo.

Il mondo in una piazza, la vita che scorre, un viaggio nel tempo.

Tra le dita dei sogni un titolo che ha la capacità di far pensare ai sogni in modo tangibile, di poterli toccare.

Ci stiamo avvicinando al periodo magico del Natale: c’è un sogno che tu vorresti poter sfiorare?

A proposito di sogni, intesi non come desideri ma proprio come fenomeni psichici legati al sonno, per me rappresentano da sempre un’intensa voglia di riuscire a trovare eventuali messaggi che contengono.

Tu cosa ne pensi?

Secondo te c’è un preciso motivo dietro a ciò che la nostra fase R.E.M. ci mostra?

Riesci a interpretare i tuoi sogni?

IL BROLO DI MARTA

IL BROLO DI MARTA

Ringrazio sentitamente Beatrice Tognarelli e Manuale di Mari per avermi donato l’opportunità di leggere Il Brolo di Marta

Ammetto che, la prima volta che ho letto il titolo di questo libro, mi sono chiesta cosa fosse un brolo.

Tu lo sai?
Dalle nostre parti non si chiama così, noi diciamo semplicemente orto, oppure in gergo “vigna” anche se non poi in realtà non c’è nessuna pianta di vite.

Quindi: al primo step de Il Brolo di Marta ho imparato qualcosa di nuovo.

Ma la sorpresa più bella è stata questa dedica meravigliosa

E io ho ascoltato il cuore dell’autrice e ho percepito un profondo amore per le radici, con riferimento sia alla terra che alla famiglia, e questo come sai è un elemento al quale io tengo particolarmente.

Tu hai la fortuna di avere un orto?

Mio padre ha sempre curato orti: a casa nostra avevamo solo una striscia di terra, ma lui aiutava anche da altre parti, permettendoci di mangiare verdure fresche e genuine.

Questo invece è il mini orto che mio suocero ci ha regalato per la cucina, anche se in casa purtroppo le piante soffrono.

A proposito di cucina, mi sono piaciute le ricette che Il Brolo di Marta racchiude.

Così come le particolari “introduzioni” di ogni capitolo.

Ho anche trovato con piacere vari riferimenti al caffè, tra i quali questo

L’odore del caffè inebriò la stanza, lo versò nella tazza, e si mise alla finestra a degustarlo, chiuse gli occhi, mentre le giungeva il fruscio della vegetazione, soave suono della campagna.

Che suono arriva dalla tua finestra mentre bevi il caffè?

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