CACCIA ALL’UOMO NERO
Caccia all’uomo nero edito da Pav Edizioni: ultima lettura per la quale ringrazio l’autore Sabino Napolitano e Manuale di Mari.
Indubbiamente un titolo che colpisce: “l’uomo nero” è una figura che spesso impariamo a conoscere fin dall’infanzia.
Il primo significato che la Treccani gli attribuisce è esattamente: uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini.
Tu ti sei mai sentita/o dire una frase simile?
Crescendo poi si impara che in realtà chi dobbiamo temere non è una figura immaginaria, per quanto tetra e oscura possa essere.
Quale potrebbe essere la personificazione dell’uomo nero secondo te?
Sabino ci racconta la sua attraverso una storia che parte da una sparizione.
Le indagini portano a una rosa di ipotetici sospetti che potrebbero essere “l’uomo nero” in senso forse più letterale che figurato.
La scrittura riporta al lettore uno spaccato di realtà e descrive la quotidianità di Bari che potrebbe però essere la quotidianità del luogo in cui vive ognuno di noi.
Ho apprezzato il realismo attraverso il quale l’autore racconta la storia, conducendo il lettore fino al modo in cui la Caccia all’uomo nero si conclude.
Segnalo il libro tra i vincitori di Giallo Festival per il migliore personaggio non protagonista.
Mi racconti qual è invece il personaggio protagonista delle tue paure?
OPINIONI