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Tatà è l’appellativo vezzeggiativo di Tante, che significa zia in francese.
Non c’è il due senza il tre, anche se Tre in realtà è il secondo tra i libri di Valérie Perrin che ho letto.
Valérie ha raccontato di aver deciso di scrivere la storia di una zia dopo aver sentito un bambino che urlava “Tatà!”
Ti capita mai che un singolo particolare ti colpisca trasformandosi in una sorta di chiave di accesso a emozioni o pensieri molto più grandi?
Tu dove trovi la tua ispirazione?
Valérie sa bene come scrivere un libro di successo, io la immagino un po’ come una cuoca provetta che utilizza tanti ingredienti con la consapevolezza che sono giusti per il risultato finale.
Tatà è ambientato a Gueugnon in Borgogna, luogo di origine dell’autrice e profonda provincia.
Gueugnon è famosa per la squadra di calcio locale che ha raggiunto livelli molto importanti. Il padre di Valérie era un calciatore in questa squadra.
Il cuore della storia è raccontato nella prima pagina: la protagonista scopre che sua zia è rimorta
Sì: rimorta, termine coniato per rappresentare il fatto che viene comunicato il decesso della zia che in realtà è già morta da tre anni.
Capire come sia possibile porta alla scoperta di una zia tanto immensa quanto sommersa come un iceberg.
E tu? Hai una zia del cuore?
Oh, sì. Dico sempre che ad ispirarmi sono le briciole, le piccole cose. Basta un profumo, un suono, e la mente inizia a intrecciare parole. Magari poi volano via, ma una traccia resta.
Sempre bello leggerti! Un abbraccio e buon fine settimana.
Chi meglio di te può raccontare cos’è l’ispirazione?!
Credo che le tue poesie siano davvero il simbolo dell’ispirazione legata alle piccole cose.
GRAZIE di cuore Pat: contraccambio l’abbraccio! Buon fine settimana anche a te!
Figlia ha avuto una parente carissima che le ha fatto da tata.
Bello BELLO questo doppio legame familiare, immagino l’affetto speciale visto che definisci questa parente come carissima.
In effetti è una fortuna anche poter affrontare le giornate con serenità sapendo che la propria figlia o il proprio figlio è in ottime mani.
Suppongo che tua figlia conserverà sempre dolci ricordi nel cuore.
Non ho una zia del cuore, ma per quanto riguarda l’ispirazione, la trovo in molti aspetti della vita, in particolare la natura.
La Natura è fonte di vita, di ispirazione, di respiro, di libertà, di colore, di pace, in generale, ma tu in particolare vivi in un luogo dove l’immersione nella Natura è davvero magica!
io… ho due zie nel Cuore…
mia madrina… ammiro la sua continua forza di volontà…
e… mia zia Carla… ora non c è più… adoravo il suo modo di “accudire” i crisantemi… faceva di tutto per portarli appena fioriti al cimitero il primo di novembre… quante volte l ho accompagnata…
(appena la mia ispirazione coglie l’attimo… le dedico un haiku…)
grazie Claudia per questo tuo post…
buona giornata… 🤗☀️
Trovo che sia stupendo avere una madrina che rimane come parte integrante della vita continuando a dare un esempio così importante <3
Mi dispiace per la perdita della zia Carla, ti abbraccio, ma so che lei è un pezzo del tuo cuore e il suo accudire così speciale si traduce nell’amorevolezza con la quale scrivi tu.
GRAZIE a te Cinzia!
E se per caso mi dovesse sfuggire il tuo haiku tu avvisami perché vorrei fissare il link anche qui se sei d’accordo.
Abbraccione e buona giornata anche a te!
certamente…
grazie di Cuore… 💓
L’idea del libro mi sembra molto intrigante e mi ha incuriosito. Io ho avuto tre zie adottive, nel senso che mia madre era figlia unica, ma mia nonna, sua madre, durante la guerra aveva adottato tre sorelline, figlie di una sua amica, che avevano perso i genitori in un bombardamento. Cose che si facevano durante la guerra, naturalmente nessuna adozione legale, i cognomi sono rimasti diversi, ma le bambine sono cresciute con mia madre come una sorella e sono rimaste unite anche una volta cresciute. E così ho ereditato tre zie adottive, fantastiche tra l’altro, simpatiche e affettuosissime. Pensa che ho scoperto solo da adulta la vera storia della famiglia, da piccola ho sempre pensato che fossero le vere sorelle di mia madre, e lei ha sempre detto che se avesse avuto delle vere sorelle non avrebbe potuto volergli più bene. Se io fossi una scrittrice, sarebbe una bella storia da raccontare…
Io tenderei a non escludere che prima o poi questa storia diventerà un film.
Il legame che Valérie Perrin ha con il cinema si percepisce in maniera forte e chiara.
Raffa però tu dovresti considerare seriamente di raccontare la vostra storia, la storia della tua nonna e delle sue sorelle perché è semplicemente stupenda!!
In fondo una scrittrice lo sei: quando descrivi i film catturi chi ti legge e lo poni davanti a immagini vivide e particolareggiate e soprattutto davanti a considerazioni interessanti e rilevanti, ma sempre con il garbo di chi descrive ma non giudica, e con l’intelligenza di chi sa apprezzare il lavoro altrui e di chi ha la sensibilità di vedere anche oltre.
Sappi che io mi sono letteralmente e immediatamente innamorata di queste quattro donne: ho un debole particolare per i legami, e il loro è proprio il legame che intendo io: quello vero, quello vissuto, creato dal destino forse, ma cresciuto con la scelta e soprattutto con l’amore.
Rami di albero genealogico non scritti dall’anagrafe ma dal cuore.
Non conoscevo questa autrice: grazie per averne parlato.
Una mia zia carissima era la zia Romina: la seconda moglie del fratello di mio papà
GRAZIE a te cara Luisa!
Il tuo dolce ricordo della zia Romina aggiunge una ulteriore sfumatura molto importante: zia acquisita, seconda moglie, le svolte della vita, nuovi inizi, persone care, destini che si incrociano, splendido davvero!
Grazie per questa preziosa risposta!
Ti abbraccio 😘
Non scrivendo, non so rispondere ma credo che ci siano dettagli che colpiscono a tal punto, da portare al nascere di una storia
Hai ragione Maria: sono attimi che contengono potenza espressiva ed emotiva, quegli “attimi di eterno” per citare una canzone.
In effetti è questo che serve per accendere il sacro fuoco della scrittura 🙂
Pur con molti screzi e una mente purtroppo limitata e conservatrice, sono molto legato alla sorella di mia mamma
Molto interessante!
Considerando che tu sei l’esatto opposto: mente totalmente aperta e progressista, immagino che siate uniti proprio perché vi controbilanciate, o meglio vi completate.
Suppongo che gli screzi siano di tipo affettuoso.
No. Sul fatto che lei è omofoba, ecc ecc, sta in un mondo fatato e non guarda il tg
Oh caspita …
Cioè, non guardare i tg può anche essere positivo, sinceramente non li sopporto più nemmeno io, però purtroppo non si può vivere fuori dal mondo, anche se i mondi fatati sarebbero belli.
Per il resto invece spero davvero che possa avere modo di riflettere e di illuminarsi.
P,S, off topic: la settimana scorsa ti avevo citato 🙂
Grazie ^^
La mia zia del cuore aveva l’incarico ci portarmi all’asilo ma, siccome io non volevo andarci, lei mi nascondeva spesso a casa sua e io ovviamente l’adoravo. <3
La mia zia del cuore aveva il compito di portarmi all’asilo ma, siccome io non volevo andarci, lei spesso mi teneva a casa sua e io ovviamente l’adoravo. <3
Una zia meravigliosamente complice, per una buona causa, comprensiva e un pizzico rivoluzionaria non si può che adorare! Già la amo anche io.
Nemmeno a me piaceva andare all’asilo, nel mio caso il compito di accompagnarmi era affidato ai nonni, al nonno materno in particolare, e spesso lo convincevo a tenermi con loro millantando malesseri, hai presente quelli passeggeri che dopo tre minuti è tutto svanito?! 🙂
Col senno di poi è stato un bene: avevamo pochissimo tempo e non lo sapevamo, mio nonno è morto quando avevo cinque anni.
❣️
Sì mi capita, ma non sono bravo abbastanza (come molti che pensano di esserlo) e non ho ormai l’inerzia della Perrin che può dire al proprio editore “ehi ciccio ho un libro in mente che inizia con una cazzata” 😀
Attenzione: la Perrin è brava davvero.
Buon w.e.
Non essere bravi come molti che pensano di essere è cosa buona.
Direi che con le tue Conclusioni Iniziali ti sei dimostrato il recordman dell’ispirazione tratta da piccoli spunti!
Vero: la Perrin è una scrittrice da boom di incassi e penso anche io che nessuno osi fiatare ad ogni eventuale proposta anche strampalata.
A me manca Il quaderno dell’amore perduto e a quanto si dice mi sono forse persa il libro migliore, del resto tendo ad andare al contrario, per cui: tutto nella norma.
GRAZIE e buon week-end anche a te!
Beh, sì a volte basta un particolare, almeno a me succede sempre.
Certo non ho la capacità di scrittori veri e competenti, ma comunque sì… succede.
Anche ultimamente
Ciao e benvenuto!
Credo sia un dono, succede, sembra naturale perché è un istinto, ma non è da tutti riuscire ad accendere la creatività con il cerino di un piccolissimo dettaglio.
Sono molto contenta per te e per questo tuo periodo prolifico.
Cosa scrivi di bello ultimamente?
…no so dove finiscano i miei messaggi, forse annegati nello spam? Tutto può esse’
No no: semplicemente devo approvare il primo commento, perdonami se il mio tempismo è un po’ lento.
Lascio questa opzione attiva perché purtroppo molti commenti sono spam veramente, ma dalle prossime volte non ti accadrà più e i tuoi commenti appariranno immediatamente.
Grazie per la pazienza.
😉
Ho più zie del cuore, ma la più cara non era zia, anche se la chiamavo così, ma un’amica di mia mamma. Mi ha insegnato tantissimo. E’ morta una volta sola, ma è vissuta per più di 90 anni
Cara Paola credo che i legami come il tuo con questa zia saggia e longeva siano ancora più forti di quelli cosiddetti di sangue, perché ci si sceglie, e scegliersi significa che l’affetto è sincero e la sintonia è pura e vicendevole.
Avevo una zia con cui c’era un’affinità particolare, forse perché eravamo simili di carattere. Capita non di rado che ci sia qualcosa che fa scaturire ricordi ed emozioni, ma da questo a trasformarli in parole il passo è difficile anche perché non so scrivere come si deve. Buona domenica Claudia.
Mi appassiono sempre alle affinità che si ripresentano di generazione in generazione, un po’ come una specie di eredità preziosa e di grande valore.
Hai ragione Silvia: è molto difficile esprimere sentimenti ed emozioni in parole che sappiano descriverne efficacemente l’intensità e la profondità, ma tu sai scrivere molto bene eccome!
Un abbraccio e buona conclusione di domenica anche a te!